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Cercatore di Meraviglie operativo da Vicenza ai quattro angoli del Veneto, per non dire del resto... dalla cultura alla buona tavola!
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Francesco Soletti
Meraviglie e delizie della Bassa Reggiana
#ilviaggiatoredigusto Correggio? Ci sono già stato a motivo del suo più celebre figlio... “Nessuno meglio di lui toccò colori, né con maggior vaghezza o con piú rilievo alcun artefice dipinse meglio di lui,” scrisse il Vasari di Antonio Allegri (1489-1534), detto per l'appunto il Correggio... Tappa d'obbligo, il Museo Civico, dove tra l'altro c'è un Mantegna! Piccolo, ma pur sempre un Mantegna.... Saranno passati trent'anni e nel frattempo, effetto dei capelli brizzolati, ho sviluppato una passione per la scultura del Novecento... e a Correggio, in piazza, c'è una Vittoria Alata del Bistolfi che è una meraviglia... poi, se ben ricordo, sotto a un portico c'è una trattoria che riassume in sé il meglio della Bassa Reggiana... solo per dire, queste sono le terre del Parmigiano Reggiano delle mitiche Vacche Rosse, e dell'aceto balsamico tradizionale, quello che passa di botticella in botticella finché diventa un'ambrosia... prefiguro culatello di Zibello, tortelli verdi, cotechino nostrano con purè, zuppa inglese... sono tra l'altro curioso di assaggiare un lambrusco 'metodo ancestrale', che solo a dirlo mi fa girare la testa... #borghi #pittura #scultura #foodpassion Il Parmigiano Reggiano e il Balsamico delle colline Modenesi Foto gentilmente concesse da: Turismo Correggio - Museo Il Correggio - Consorzio Vacche Rosse
Francesco Soletti
Quando il fiume cambia idea: l'Oltrepò Mantovano...
#ilviaggiatoredigusto I fiumi sono entità dinamiche che per lungo tempo hanno fatto i propri comodi divagando nelle pianure... così è successo che un cambio di percorso del fiume Po, parliamo di un'alluvione di secoli addietro, ha portato questo pezzo di Lombardia sul versante delle terre emiliane... per me che scendo da Verona la porta d'accesso all'Oltrepò Mantovano è Ostiglia, approfittando dell'occasione per tornare nella vicina Oasi Lipu, 80 ettari, residuo di quelle paludi che in passato si stendevano a perdita d'occhio... Leggo che da qualche anno si registra regolarmente il passo migratorio del pettazzurro (Luscinia svecica) e mi verrebbe un colpo, ma anche un basettino (Panurus biarmicus) non sarebbe niente male... di là dal ponte, Revere e poi certi paesi dai nomi intriganti, Poggio Rusco, Magnacavallo, Schivenoglia... Troverò sicuramente una trattoria per soddisfare la mia voglia di bollito e la curiosità per la mostarda che da queste parti preparano con mele e pere di antiche varietà... Irrinunciabile, comunque, un passaggio a San Benedetto Po, 6700 abitanti e il rango di città concesso a motivo dell'abbazia del Polirone, che per coglierne l'ampiezza ci vorrebbe un drone... #riservenaturali #birdwatching #architettura #arte #foodpassion Un giorno a Mantova, la città dei Gonzaga Immagini gentilmente concesse da: Turismo San Benedetto Po - Oasi Lipu Paludi di Ostiglia – Wiki Commons (Åsa Berndtsson / Wolfram Riech) - Mela Campanina
Francesco Soletti
Traversando le Valli Grandi Veronesi...
#ilviaggiatoredigusto Nella ricerca della prossima tappa faccio scivolare il dito sull'atlante risalendo l'asta del Po... a un certo punto la trama delle strade s'allarga e in quell'inaspettato vuoto risalta un nome, Valli Grandi Veronesi... Intrigante! Quando poi scopro che il fiume che le attraversa si chiama Tartaro, – come il luogo dove Zeus esiliò i Titani, dice la Treccani online – la decisione è presa... leggo ancora che sotto la Serenissima le mefitiche Valli Grandi vennero trasformate in risaie, giusto una villa palladiana qua e là.... Riso dunque – Vialone Nano, la varietà tipica – e che risotto sia... La piccola capitale delle Valli è Isola della Scala, nome evocativo di un passato sotto il segno di Verona... la meta che mi pongo è una di quelle aziende, dove oltre a lavorare il riso lo servono anche in tavola... qualcuno mi ha parlato del robusto risotto all'isolana, bene, ma vorrei anche togliermi uno sfizio salumiero... chiedo dunque della stortina, ulteriore vanto della Bassa Veronese, una salamella conservata sotto grasso, morbidissima e profumata, tutt'altra cosa rispetto ai tosti cacciatori del supermercato... poi magari risalirò verso Legnago, cittadina vivace, mi attira il teatro dedicato ad Antonio Salieri, il celebre musicista che intrecciò la sua carriera a quella di Mozart... #borghi #teatro #ville #paesaggi #foodpassion Chiesa dei Santi Biagio, Fermo e Rustico Foto per gentile concessione di: Proloco Isola Scala - Teatro Salieri
Francesco Soletti
Sul magnifico Stradon del vin Friularo...
#ilviaggiatoredigusto La Bassa Padovana, terra da scoprire... tra i Colli Euganei e la Laguna di Venezia, campagne generose che al tempo della Serenissima hanno fatto la fortuna delle famiglie che le governavano... è quel che risulta evidente di fronte al complesso di villa Widmann in quel di Bagnoli di Sopra... la sontuosa residenza è il fulcro di una tenuta agricola che si espande ben oltre il primo orizzonte con vigne, risaie e stalle... Tanto importante, che una strada, anzi uno stradon, la collegava direttamente a Padova... qui tuttora si realizza quella filosofia dell'utile e dilettevole che fece della terraferma veneziana lo scenario di una stagione irripetibile... perla del Dominio è il vino Friularo, un rosso importante del quale vengono prodotti anche una vendemmia tardiva e un passito... così mi viene in mente che queste sono anche le terre della formidabile gallina padovana, detta 'dal gran ciuffo', inconfondibile... qui la preparano in insalata tiepida, 'in saor', come si suol dire quando nella cucina veneta si usano come ingredienti cipolla, aceto, uvetta e pinoli... #ville #vino #prodotti tipici #ricette #razze storiche Castello di Monselice Photo courtesy of: Dominio di Bagnoli - Stradon del Vin Friularo
Francesco Soletti
Una giornata particolare a Casa Matteotti...
#ilviaggiatoredigusto La Badoera, ovvero villa Badoer è una delle 23 architetture di Andrea Palladio nel Veneto che l'Unesco ha ritenuto degne di essere annoverate nel Patrimonio dell'Umanità... ed ecco com'è che Fratta Polesine, tranquilla cittadina attraversata dal Canal Bianco, vada considerata tappa d'obbligo per chiunque si trovi in viaggio tra Padova e Ferrara mosso da curiosità artistiche... Questa volta, però, ho un altro motivo per tornarci... ricorre infatti il centenario della morte di Giacomo Matteotti, che proprio da Fratta era partito affrontando la carriera politica in anni molto controversi... Poco distante dalla Badoera la visita della casa natale del deputato socialista, riallestita per l'occasione, è cosa più che raccomandabile... si conoscerà il Matteotti privato e sopratutto la coraggiosa moglie Velia, che con i due figli continuò ad abitarla portando il peso di una tragedia notoriamente sottaciuta dal regime... Una visita emozionante nella cornice di una splendida giornata d'autunno che vorrei concludere a tavola nel migliore dei modi... San Martino è già passato, ma l'arrosto d'oca è ancora punto di forza delle migliori osterie polesane... e per un brindisi a suggello dell'occasione, chiederò un vino d'antan, la Turchetta del Polesine, che mi sembra proprio ad hoc... #ville venete #personaggi #case museo #food and wine Photo courtesy of: Visit Fratta Polesine - Casa Museo «Giacomo Matteotti»
Francesco Soletti
Fuori dalle rotte battute, la Bassa Romagna...
#ilviaggiatoredigusto Ci sono piazze estroverse e piazze intime, piazze che raccontano storie sempre diverse... qui a Bagnacavallo, entroterra di Ravenna, nella cosiddetta Bassa Romagna, ne trovo una che non nasce come tale, ma come spazio al centro di un anello porticato... è la piazza Nuova, settecentesca, un tempo animata dalle voci di macellai e pescivendoli, oggi da chi frequenta una popolare osteria e dagli artisti che per una notte la usano come ribalta... a proposito, questa bella cittadina ha un palcoscenico di rango, il Teatro Goldoni, proprio adesso nel pieno della stagione di prosa e chissà che non sia fortunato... nell'attesa so che cosa fare, un plateau di salumi, indeciso tra gnocco fritto e piadina... e poi quei rinomati garganelli alla salsiccia o magari con i funghi porcini... nel calice, due vini indigeni miracolosamente recuperati, il bianco Rambëla e il rosso Bursôn... proprio con questi accenti e vi sfido a pronunciarli bene... poi farò due passi:“centro storico ben conservato” – leggo sulla fida Guida Rossa – “con impianto radiocentrico di origine medievale e vie porticate...” #borghi #piazze #teatro #sapori #vini #osterie Baccanale Photo courtesy of: Bassa Romagna mia – Osteria Piazza Nuova – Accademia Peduta Romagna Teatri
Francesco Soletti
Ebbene sì, anche questa è Romagna...
#ilviaggiatoredigusto Non me ne vogliano i bravi archeologi, ma gli scavi e i musei che ne conservano i reperti non sono in cima alle mie curiosità... ci sono pietre però che letteralmente aprono varchi sul passato e in tal caso... oggi sono a Sàrsina, alta valle del Savio, dove gli echi della riviera riminese giungono a stento... in epoca romana era un importante centro di passaggio alla volta dell'Etruria ed eccomi di fronte al cosiddetto Mausoleo di Rufo, monumento funerario ricomposto in un apposito padiglione alto 15 metri... quattro figure togate tra le colonne corinzie e una porta che prefigura l’ultraterreno... resto senza parole, come rapito da quell'atmosfera, per lo meno finché un languore non mi riporta su questa terra... Sàrsina, ma soprattutto Mercato Saraceno, poco più a valle, sono il sancta sanctorum delle piadine più rustiche, che qui vanno sotto il nome di 'gussùn', guscioni, ripiegati su un ripieno di erbette con variante autunnale di patate e zucca... e sarei curioso di assaggiare un bianco intrigante fin dal nome, il Pagadebit di Romagna... #borghi #archeologia #sapori #montagna @Fiera del Formaggio di Fossa di Sogliano DOP Photo courtesy of: Sarsina Turismo – Museo Archeologico Nazionale di Sarsina
Francesco Soletti
Montefeltro, roccaforte dei frutti dimenticati...
#ilviaggiatoredigusto Questa volta è un ricordo a guidarmi nel decidere dove far tappa in Montefeltro... Era più o meno il 1990 quando il poeta romagnolo Tonino Guerra se ne usciva con un'altra delle sue genialate, l'Orto dei Frutti Dimenticati... il biricoccolo, la nespola, la corniola, la giuggiola e via dicendo, che riunì in una sorta di arca dei sapori smarriti... per ritrovarlo dovrei tornare a Pennabilli, ma ho motivo di allungare la strada fino a Frontino, villaggio di 291 abitanti arroccato su uno sperone di roccia... pochi chilometri oltre, ecco il monastero di Montefiorentino, sullo sfondo di due montagne fiabesche fin dal nome, Sasso Simone e Sasso Simoncello... funghi e tartufi, certo, ma è anche la stagione delle sorbe, che stanno maturando sulla paglia, nella prospettiva di farne una formidabile salsa da carni bollite e arrosti... “Sorbole”, mi vien da dire, e vi lascio la curiosità di risalire al malizioso significato della più popolare esclamazione romagnola... # borghi #riservanaturale #sapori #botanica Piandimeleto Sassocorvaro: la meraviglia de «la rocca sbagliata» Photo courtesy of: www.visitfrontino.it - www.visitmontefeltro.it - www.parcosimone.it
Francesco Soletti
Cicerchia, una storia di 'bona usanza'...
#ilviaggiatoredigusto Questa volta è stata una reminiscenza cinematografica a guidarmi nella scelta... niente meno che «Il ragazzo di campagna», pellicola cult di Renato Pozzetto, affiancato da Massimo Boldi nei panni del più ruspante dei suoi amici, tale Severino Cicerchia... eccomi dunque alle porte di Serra de' Conti, media valle del Misa, entroterra di Ancona, che della cicerchia, legume d'antichissima tradizione, è una delle ultime roccaforti... merito soprattutto di una cooperativa dal nome evocativo, La Bona Usanza, ma anche di Slow Food, che a questo prodotto panda ha riservato uno dei suoi presìdi... Il borgo tiene fede al suo nome tanto per collocazione su una dorsale quanto per riferimento agli antichi signori che la fortificarono... tra le cose più interessanti, il Museo delle Arti Monastiche presso la chiesa di Santa Maria Maddalena... la ricognizione culturale è doverosa, ma attendo con impazienza il momento della zuppa di cicerchia, spero mi venga servita nel modo più intrigante, dentro una pagnotta rustica... nel calice, non si discute, un Verdicchio dei Castelli di Jesi, visto che Serra de' Conti ricade nel suo perimetro d'origine più stretto... #borghi #artigianato #sapori #vinibianchi Loretello: che bel Castello! Photo courtesy of: www.serradecontiturismo.it - www.museoartimonastiche.it - www.cicerchiadiserradeconti.it
Francesco Soletti
Vernaccia e ciauscolo, piccoli tesori dei Monti Azzurri...
#ilviaggiatoredigusto Un nome tira l'altro, come le ciliegie, anche se ormai manca poco alle castagne... vagando con lo sguardo sull'atlante stradale tra le colline di Macerata, ecco Serrapetrona!... nome evocativo, che ne riporta a galla uno ancora più intrigante, Vernaccia!... La Vernaccia di Serrapetrona, vino rosso esclusivo di questo borgo delle Marche... aroma inconfondibile nella versione ferma, sorprendente in quella passita e frizzante... vorrei assaggiarlo con quel salume sui generis che è una delle tante particolarità del territorio, il ciauscolo, dal latino cibusculum, morbido, quasi da spalmare... oppure con uno di quei formaggi pecorini stagionati che scendono dai Monti Azzurri, i Sibillini, laggiù in fondo... per il resto Serrapetrona è l'ennesimo esempio di quel che i borghi d'entroterra sanno riservare... nella fattispecie, il Polittico all'altare maggiore della chiesa di San Francesco... autore, Lorenzo d’Alessandro, detto il Severinate, gloria locale, attivo nel XV secolo... tre metri di larghezza e quasi quattro d'altezza, 26 tavole entro una cornice dorata, un palinsesto che spazia dalla nascita di Gesù al Calvario... da restare incantati! #borghi #arte #pittura #sapori #vino Tolentino Sarnano, il borgo di pietra cotta Photo courtesy of http://turismo.comune.serrapetrona.mc.it/
Francesco Soletti
A me lo sguardo! La leggenda del serpente aureo...
#ilviaggiatoredigusto Qualcuno mi ha detto meraviglie di una certa osteria e quando leggo l'indirizzo, corso Serpente Aureo, la curiosità fa di questa tappa un imperativo... Il nome Offida deriverebbe dal greco Ophis, serpente, per l'appunto, con tutto quel che di simbolico ed esoterico ne consegue... Etimo fantasioso, secondo i più autorevoli studiosi, fatto sta che l'antica Strada Maggiore oggi si chiama come s'è detto... una piazza scenografica, chiese, musei e perfino un grazioso teatro del primo Ottocento... se mi va bene, potrò dire di non aver portato inutilmente giacca e cravatta... il borgo occupa uno sperone di roccia tra due torrenti che confluiscono nel Tesino... valle di vigne eccellenti... Moltepulciano, Passerina e Pecorino le uve rappresentate nell'Enoteca Regionale allestita nell'ex convento di San Francesco... Giunti al dunque, strenghette e taccù sono due formati di pasta che vorrei sperimentare con uno di quei robusti sughi di queste latitudini...Chissà che resti spazio anche per quell'altra simpatica specialità marchigiana, il pollo`ncip `nciap... #borghi #teatro #sapori #vini #merletto L'arte del merletto a tombolo merita un monumento Photo courtesy of: www.turismoffida.com
Francesco Soletti
Una città di pietra a guardia della Majella
#ilviaggiatoredigusto Si sa gna va: che dàjje dàjje e dajje / la cipullette ti divente àjje... Si sa com'è: che dagli, dagli e dagli, anche le cipolle diventano agli... ovvero, la felicità sta anche nel farsi andar bene le cose così come sono... una poesia che parla di un matrimonio sulle prime d'interesse ma poi d'amore... un poeta di popolo, faceva il sarto, Modesto della Porta, arguto e al contempo profondo... il suo paese d'origine, Guardiagrele, gli ha dedicato una scultura molto particolare... il posto è una piccola meraviglia: “città di pietra”, come la definì D'Annunzio, sullo sfondo della Majella, la montagna madre... un chiesa romanica, Santa Maria Maggiore, davvero atipica con la facciata che s'innalza a campanile... e che campane!... Qui la lavorazione dei metalli è un'arte antica sublimata in un gioiello, la presentosa, che un tempo valeva come pegno di matrimonio... trovo tutto straordinariamente interessante... anche a tavola, a partire da una pasta al ragù di carni miste che prende nome dal mattarello scanalato, il rintrocilo, che serve per lavorarla... dulcis in fundo, un pan di Spagna e crema dal doppio nome: uno per così dire istituzionale, tre monti, per via della forma che ricorda le cime della Majella... l'altro vernacolare, zise delle monache, ammiccando alle vagheggiate rotondità delle religiose che lo preparavano... #borghi #poesia #arte #artigianato #sapori Lama dei Peligni, il paese dei camosci Photo courtesy of: https://abruzzoturismo.it - https://www.viviguardiagrele.it - www.tastefromabruzzo.com
Francesco Soletti
Der Schatz des Gran Sasso, ein süßer Pecorino...
#travelleddigusto Farindola, 530 Meter über dem Meeresspiegel, am Osthang des Gran Sasso, Steinhäuser, die aus dem Wald herausragen... wenn man den Tavo-Fluss hinauffährt, erreicht man den legendären Campo Imperatore, tausend Meter höher, eine Hochebene, die etwas Tibetisches an sich hat... das Symbol des Nationalparks ist der anmutige camoscio d'Abruzzo... der binomische Name Ruricapra ornata hebt die besondere Länge der Hörner hervor, die von beiden Geschlechtern geteilt werden, wie ich gelesen habe, ohne Böswilligkeit... eine schöne Geschichte des Wiederaufstiegs von der Schwelle des Aussterbens, bei der Farindola selbst eine Vorreiterrolle gespielt hat... bemerkenswert ist auch die Spezialität der örtlichen Hirten, der pecorino di Farindola, eine tausendjährige Geschichte, die schon von Plinius dem Älteren und Martial, einer neueren Berühmtheit im Bereich Slow Food, gepriesen wurde... Abgesehen von der Verarbeitung der Rohmilch liegt das Geheimnis im Lab vom Schwein, ein Trick, der die Süße auch in reifem Käse bewahrt... die letzte Kuriosität des Tages, ein Glas Montonico di Bisenti, ein hervorragender Weißer, der von dem Abruzzesen Gabriele D'Annunzio gelobt wird, der immer seinen Schnabel hineinsteckt... #borghi #montagna #parchi nazionali #sapori Das Dorf von Castel del Monte Foto mit freundlicher Genehmigung von: https://www.gransassolagapark.it - https://www.fondazioneslowfood.com - https://abruzzoturismo.it
Francesco Soletti
Binocolo alla mano, le gole del Sagittario...
#ilviaggiatoredigusto Ah, come farei senza il mio fido atlante stradale del Touring... negli anni l'ho riempito di promemoria nella speranza che in certi luoghi prima o poi ci sarei capitato... così, adesso che in cerca di refrigerio risalgo le valli d'Abruzzo, mi salta all'occhio Scanno, 1018 metri di quota... paese pittoresco, al cospetto delle montagne marsicane, con una tradizione d'abbigliamento femminile candidata al World Heritage Unesco... Da qui parte la strada che dopo aver costeggiato due laghi discende le tortuose gole del fiume Sagittario... riserva naturale con una straordinaria rassegna della fauna appenninica... non pongo limiti alla Provvidenza, ma terrò d'occhio soprattutto le rocce per cogliere il volo orlato di scarlatto del picchio muraiolo... Che cosa dimentico? Già, quando l'ora volgerà al desìo, vagheggio una modesta cena con salumi e formaggi di montagna, salvo cedere alla tentazione di certi sughi di castrato e grigliate d'agnello... d'altra parte, dove, se non qui? #borghi #montagna #fiumietorrenti #birdwatching Scanno, il lago a forma di cuore Lago ed Eremo di S.Domenico a Villalago Photo courtesy of: https://www.visitscanno.com - https://www.provinciachieti.com - https://commons.wikimedia.org / D. Budhathoki
Francesco Soletti
Su per i monti, chiedendo di una certa Signora...
#ilviaggiatoredigusto Non si passa per caso da Venafro, cittadina del Molise più interno, incuneato tra Lazio e Campania... importanti vestigia romane e un olio d'oliva decantato da Orazio... questa volta ci torno con più sensibilità per il paesaggio della valle del Volturno e una specifica curiosità gastronomica... tanto più che alle spalle del centro storico, salendo al monte Santa Croce, l'olivo, con veri patriarchi, è protagonista di un parco agricolo... un'upupa sfarfalla via dalla frattura di un tronco contorto... bellissimo, ma non sono ancora giunto alla meta ed eccomi dunque sulla strada che sale pittoresca verso Conca Casale... è qui che spero di incontrare una 'signora' con la S maiuscola... chiamano così un salume pregiato di cui un tempo si faceva simbolico omaggio alla consorte del primo cittadino... tagli di coscia suina, pepe, peperoncino, coriandolo e finocchietto... e poi un aroma di agrume che lo rende più che speciale... mi vien da dire, signorile... #borghi #archeologia #riservenaturali #sapori Castello Pandone di Venafro https://www.parcodellolivodivenafro.eu - https://www.facebook.com/prolocovenafro - https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/signora-di-conca-casale - https://commons.wikimedia.org / T. Meltzer
Francesco Soletti
Dalla guerra al life-style, immagini di una vita romanzesca...
#ilviaggiatoredigusto Sophia Loren a Hollywood, Pablo Picasso a Saint-Tropez, Peggy Guggenheim in gondola a Venezia... che cos'hanno in comune queste figure iconiche del Novecento? Lo stesso fotografo... Tony Vaccaro, classe 1922, da Bonefro, primo entroterra adriatico del Molise... Una storia romanzesca di separazione e ritorno... un italo-americano, che come tanti altri si è trovato sulle spiagge dello Sbarco in Normandia, ma come photoreporter... poi l'affermazione come fotografo di moda e società per la rivista Life... infine, ultranovantenne, l'invito a tornare al paese dei padri per inaugurare una mostra permanente di sue opere... Per inciso ci capito proprio nei giorni in cui si fa festa a base di pasta allo scarpariello (chiedere spiegazioni in loco), baccalà fritto e sfogliatelle... tra l'altro, Bonefro, dal latino Viniferum, dispensatore di vini, e dunque mi aspetto di venire a contatto con quel bianco da uve Tintilia che è peculiarità proprio di queste terre molisane... #borghi #paesaggi #fotografia #sapori CVTà Street Fest Photo courtesy of: https://www.facebook.com/comunebonefro - Tony Vaccaro
Francesco Soletti
Bauxite e salsiccia, colori e sapori d'Alta Murgia...
#ilviaggiatoredigusto Che meraviglia l'Alta Murgia, assurta a parco nazionale vent'anni fa anche se pochi lo sanno... tra le sue perle, il geosito di Spinazzola, una miniera a cielo aperto che rivela la sorprendente natura del sottosuolo... bauxite, il minerale dalle tonalità rossastre che è la materia prima dell'alluminio... soggetto assai fotogenico, il geosito, come peraltro la ghiandaia marina, sgargiante uccello migratore che ci svolazza attorno... va da sé che si faccia tappa a Spinazzola, paese di antica storia e recente fama come location cinematografica... a rendere la giornata ancor più speciale, la locale salsiccia, lavorata a punta di coltello e poi passata sulla griglia... delizioso supplizio, lenito da uno di quei vini bianchi per cui si tira in ballo perfino la Magna Grecia... #geologia #birdwatching #borghi #location #sapori Necropoli del «Padre Eterno» a Gravina in Puglia Photo courtesy of:https://www.prolocospinazzola.it - https://www.parcoaltamurgia.it - https://commons.wikimedia.org / A. Mikołajewski
Francesco Soletti
Memorie e sapori della masseria certosina...
#ilviaggiatoredigusto Si dice Gargano e sulle prime si pensa al mare... poi si scopre l'entroterra, una comunità montana di tredici comuni e i loro paesaggi di rocce bianche, terre rosse e olivi nel vento... Rignano, occupa un colle sul margine più interno del promontorio... Il balcone della Puglia, leggo, per via del colpo d'occhio... sul belvedere hanno installato una panchina dei sogni, colore dell'arcobaleno... nel mosaico coltivato del Tavoliere, le pale di un grande parco eolico... col pensiero sono già alla masseria che fu della Certosa di San Martino... vacche podoliche a capre garganiche... formaggio canestrato e caciocavallo, ma non è che un primo assaggio... e poi su per la selvaggia valle Palombara, macchia mediterranea, grotte, voli di colombacci... habitat, mi dicono, anche del passero solitario e tendo l'orecchio... #borghi #natura #paesaggio #sapori Abbazia ed Eremi di Pulsano Photo courtesy of: https://prolocorignanogarganico.it - http://www.masseriapaglicci.it - https://commons.wikimedia.org / A. Voikhansky
Francesco Soletti
Stupendo e repentino, il colubro leopardino...
#ilviaggiatoredigusto Cercavo una località dell'entroterra barese fuori dai soliti schemi e alla fine ho scelto Conversano... Quel che sulle prime mi ha intrigato è stata la cupola maiolicata della Chiesa Madre... ah, quanto mi piace l'uso che al Sud fanno della ceramica smaltata... ho così scoperto una città che mi son sentito in difetto a non aver mai prima d'ora considerato... Bellissima e generosa di tutto quel che gastronomicamente si attribuisce alla Puglia... a confermarmi definitivamente nella scelta, però, è stata la Riserva Erpetologica dei Laghi di Conversano... etimo dal greco herpein, strisciare, con riferimento alla branca della zoologia che studia i rettili e gli anfibi... in estrema sintesi, dieci laghetti temporanei di origine carsica con una fauna a dir poco sorprendente... per mia particolare simpatia cito solo il rospo smeraldino e il colubro leopardino, sgargianti come di maiolica... direte che sono matto, ma eccomi qui che procedo nella steppa carsica, attento, ma allo stesso tempo speranzoso, a ogni passo che faccio... #borghi #architettura #saperi e sapori #natura Photo courtesy of: https://www.facebook.com/proloco.conversano/ (Valerie Laruccia) - https://www.laghidiconversano.it/ - https://commons.wikimedia.org (Sergii Markov - Atanas Grozdanov)
Francesco Soletti
Von der Serre Salentine bis fast zum Kap...
#travellerredigusto Ich muss gestehen, dass meine Reiseentscheidungen manchmal von Gründen diktiert werden, die ich großzügig als spontan bezeichnen könnte... Das ist der Fall von Patù, das ich entdeckte, als ich mit meinem Zeigefinger an der Küste des ionischen Apuliens entlang bis zum Capo di Leuca fuhr... Die Küstenstraße, die von Gallipoli hinunterführt, ist wunderschön, wie Sie wissen, aber ich war eher auf der Suche nach einer Route ins Landesinnere, entlang der sanften Hügelketten der Serre Salentine, die allein schon durch ihren Namen Brisen und Emotionen versprechen... So fand ich Patù, ein Ortsname, der sofort Sympathie erweckt, nur um später zu entdecken, dass es sich um eine Stadt handelt, eine kleine Stadt, 1867 Seelen, aber eine solche mit offiziellem Dekret, mit einer sehr alten Geschichte und Zeugnissen, die das alles nachzeichnen... Was mich von der Neugierde zum Reiselustigen machte, war das Gemeindewappen, das heraldisch wie folgt beschrieben wird: "In Gold die sitzende Katze, dreiviertellang gedreht, in Azur, den Fisch mit dem Kopf nach unten beißend, in Silber gestürzt"... und ich habe keinen Zweifel, meine nächste Katze wird Patu heißen (vorausgesetzt sie ist blau)... #borghi #paesaggio #olivi #sapori #arte #hundredstones Foto mit freundlicher Genehmigung von: http://www.prolocopatu.it/ - http://www.galserresalentine.it/ - https://www.galcapodileuca.it