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Campofilone, FM  •  3 nov 2023, 17:48

Campofilone: un weekend nel borgo marchigiano tra mare e monti, storia e buon cibo

Passata è la tempesta: Odo augelli far festa, e la gallina, Tornata in su la via, Che ripete il suo verso. Ecco il sereno, Rompe là da ponente, alla montagna; Sgombrasi la campagna, E chiaro nella valle il fiume appare, così scriveva Giacomo Leopardi nella sua “La quiete dopo la tempesta” prendendo ispirazione dalla terra marchigiana che gli ha dato i natali. E tra queste terre c’è un borgo sospeso nel tempo, che ci riporta e ci fa respirare un’aria passata, che arriva fino al medioevo: Campofilone (provincia di Fermo). Un piccolo nucleo storico di forma affusolata immerso nel verde delle colline marchigiane, che si erge sulla destra del fiume Aso e a pochi passi dal mare Adriatico. Il centro storico nasce nell’alto medioevo intorno ad una Abbazia benedettina dedicata a San Bartolomeo Apostolo costruita sui resti di una villa romana e di un tempio pagano. Scopriamolo insieme tra queste righe, per organizzare poi un prossimo viaggio: Porta Marina, il torrione merlato realizzato verso la fine del XIX secolo aprendo un preesistente antico arco in stile neogotico su un lato della torre di difesa medioevale del castello di un tempo, che porgendo lo sguardo verso il mare, vi aprirà la strada e vi accompagnerà in una passeggiata attraverso l’antico borgo. Si incontrano due edifici con portico realizzati in cotto. Pochi passi e si raggiunge poi la piazza principale, con una fontana centrale dove si affaccia il Municipio. Si scorgono ampi portoni rifiniti con lesene in cotto, probabilmente si trattava di abitazioni signorili di un tempo. Ancora pochi passi ed ecco aprirsi un’ampia piazza sulla quale domina la facciata della chiesa di San Bartolomeo. A metà della scalinata antistante la chiesa, due statue su un basamento, di cui una con il Santo, sembrano poste a protezione dell'edificio religioso. Le origini di questa abbazia che viene aperta solo per le celebrazioni religiose, risalgono al XI secolo, da una prima piccola chiesa con annesso monastero si è passati all’impianto attuale, in stile neoclassico, nel 1850. Volgendo lo sguardo alla sinistra dell’edificio si scorge un passaggio che porta verso "l’Orto Abbaziale", un giardino racchiuso tra mura medievali con la piccola porta “Da Sole”. Da questo giardino si può ammirare un bel panorama sulle colline marchigiane. Questo è l’estremo opposto del borgo, orientato verso ovest e che da mare, guarda verso i monti. Ma le porte non finiscono qui: porta “Da Bora” inglobata negli edifici circostanti che hanno occupato parte delle mura esterne. Particolari sono i passaggi a tratti coperti da volte a botte o a crociera che di tanto in tanto lasciano intravedere il panorama verso le colline. Diversi i punti suggestivi che fanno assaporare un fascino antico che ha saputo mettere al centro le tradizioni e la cultura gastronomica, raggiungendo anche i paesi d’oltreoceano. E sì, perché tra le curiosità culinarie, Campofilone è conosciuto per la produzione dei maccheroncini IGP, un primo piatto che si fa risalire al 1400 e che in una corrispondenza dell’epoca, veniva definito come “maccheroncini fini fini”, assomigliano infatti a dei lunghi e leggeri capelli che impreziositi poi con del saporitissimo ragù, fanno sognare i palati di chi li assapora. La ricetta ha ovviamente un segreto, come ogni piatto che si rispetti, ma quello che è arrivato ai giorni nostri e che mi sono fatta raccontare dai miei antenati che lì hanno le loro origini, prevede un impasto preparato con le migliori farine di grano tenero e uova, senza l'aggiunta di acqua, che viene poi steso in sottili sfoglie, arrotolato e tagliato in fili sottilissimi per poi asciugare su fogli di carta. Le mani prodigiose delle massaie di un tempo così facevano e ancora oggi, alcuni produttori locali che esportano in tutto il mondo, seguono l’antica tradizione lavorandoli e producendoli a mano. Ogni anno poi, ad agosto si tiene la Sagra dei Maccheroncini. Beh, cosa manca? Guardare il calendario e scegliere delle date per trascorrere un periodo di relax a Campofilone, tra le sue peculiarità storico - artistiche e il buon gusto gastronomico da accompagnare magari anche con un buon vino, se locale ancora meglio: è lì che si trova la forza di un territorio, i suoi valori ritrovati.🍲🗺️👣