

Tra San Sòstene e Sant'Andrea - Il fiume Alaca
Nasce tra lle Serre nella bellissima conca della Lacina e si scapicolla verso il mare per la gioia degli appassionati di torrentismo
Dov'è

Un corridoio naturale tra le Serre e lo Ionio
Alaca, come si legge sulle carte, o Alaco, come viene localmente chiamato. Il fiume nasce nel cuore delle Serre Calabresi sull’altopiano della Lacina. Un tempo si formava per convergenza delle acque che scendevano da quella conca montana; oggi ha piuttosto assunto il ruolo di emissario del lago artificiale che sul finire del secolo scorso l'ha in parte occupata. A valle della diga le acque imboccano un vallone stretto tra le boscose dorsali che scendono verso il mar Ionio, acquietandosi solo in prossimità della costa quando il suo greto si allarga assumendo la tipica fisionomia delle fiumare calabresi. Ventun chilometri, al lago alla foce, che segna il confine tra San Sòstene e Sant'Andrea Apostolo dello Ionio.
Un susseguirsi di cascate e piscine naturali
Dal punto di vista escursionistico è il tratto più impervio a meritare attenzione. L'alveo è un susseguirsi di grandi massi granitici che costringono l'acqua al tormento di continui sussulti. Ne risulta una pittoresca successione di pozze e cascatelle interrotta da salti alti fino a una ventina di metri che rendono ancora più spettacolare lo scenario fluviale. Come cornice, intatti boschi di lecci, le querce sempreverdi tipiche delle regioni mediterranee, e grandi alberi di castagno, testimoni del tempo, non così lontano, in cui la loro coltivazione era fonte di sostentamento per la popolazione locale.
Dalla montagna che fu agli spericolati del torrentismo
Oggi lungo l'Alaco si pratica il torrentismo, o canyoning che dir si voglia, la versione fluviale dell'alpinismo strettamente riservata agli sportivi più preparati. In alternativa, avendo comunque buona gamba, si possono seguire i sentieri un tempo battuti da boscaioli e pastori che da San Sòstene e Sant'Andrea salivano ai Piani della Lacina per poi scendere verso Spadola, Simbario e Brognaturo. Strada facendo si incontrano interessanti segni del passato, come le castagnare, casette in pietra utilizzate per l'essiccazione dei frutti, ma a tener banco è senza dubbio la natura, soprattutto la flora, nel rapido passaggio tra le Serre e lo Ionio.