

Satriano – Rughe piccanti
Un evento dedicato al cibo di strada in chiave calabrese, ovvero a tutto peperoncino
Dov'è

Una doverosa premessa lessicale
Una ruga è qualcosa che può far storcere il naso a molti, ma in questo caso il tempo che segna inesorabilmente la pelle non c'entra. O per meglio dire, l'etimo è sempre quello, dal latino rūga «grinza, piega», ma il termine va inteso nel senso figurato di strada fiancheggiata da case e botteghe. D'altra parte una strada forse non nasce tracciando un solco? Significato, in cui si imbatte per esempio a Venezia, dove tuttora nella gerarchia toponomastica un gradino sopra alla calle si pone per maggiore lunghezza la ruga. E senza dimenticare l'ulteriore esempio di Parigi, dove il sostantivo rue indica la più comune tipologia stradale urbana.
Piccante, valore che in Calabria è di prammatica
Venendo ora alle rughe di Satriano, come possono essere piccanti? Niente di malizioso perché «Rughe piccanti» è un gioco di parole che si spiega subito in chiave gastronomica. Ai primi d'agosto, infatti, nelle strade del borgo tiene banco la spezia calabrese per antonomasia, il peperoncino rosso. Salumi, formaggi, peperoni e patate, zeppole e fritti vari, accomunati da un filo conduttore: il piccante. Tutto questo, sullo sfondo di un paese che per l'occasione presta i suoi angoli più pittoreschi a bancarelle di artigianato ed eventi musicali.