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La Strada delle Serre Calabre – Torre di Ruggiero
Un luogo di antica devozione per una Madonna delle Grazie, una tappa più che raccomandabile salendo Serre
Dov'è

Questo comune si trova lungo la Strada delle Serre Calabre.
Salendo alla volta di Serra San Bruno
Torre di Ruggiero è un pittoresco borgo di crinale, 560 metri di quota sul mare, 950 abitanti, a margine della strada delle Serre Calabre nel tratto che da Chiaravalle Centrale sale verso Serra San Bruno. Lo scenario che le fa da sfondo spazia dalla media valle dell'Ancinale al boscoso spartiacque tra Ionio e Tirreno segnato dal Monte Cucco (m 959), dal monte Sant'Agnese (m 903) e dal monte Pizzinni (m 948).
La mano del Gran Conte Ruggero
Il nome del comune ricorda il suo fondatore Ruggero I il Normanno, che volle riunire sotto un'unica insegna turrita le contrade agricole che punteggiavano questo versante della valle dell'Ancinale, facendone poi dono, come attestato in un documento del 1071, al priore del locale monastero di San Basilio Magno. Quasi mille anni di storia, dunque, passando di mano in mano tra varie famiglie, segnata da calamità, terremoti e alluvioni dai quali ha sempre saputo risollevarsi, ma anche favorita da un'apparizione mariana che fin dal Seicento ne ha fatto una meta di pellegrinaggio.
L'atmosfera di un antico centro di transito
Il borgo, dal tipico andamento radiale dei centri collinari, si presenta con la caratteristica distesa di abitazioni tradizionali intercalate da residenze nobilitate da portali in pietra e balconi lavorati. Lungo la strada d'attraversamento uno slargo prepara alla vista della chiesa Madre, significativo edificio barocco. La maggiore attrattiva del paese, tuttavia, è il Santuario della Madonna delle Grazie, ricostruito a metà Ottocento in forme neoclassiche a margine dell'abitato, sul luogo di un'apparizione mariana che ha fatto guadagnare a Torre di Ruggiero l'appellativo di Piccola Lourdes di Calabria.
Una bella chiesa barocca invita alla sosta
A prescindere dal Santuario, nell'attraversare il centro storico specifica attenzione merita la chiesa Madre dedicata a Santa Domenica, il cui culto, motivato dal martirio sotto Diocleziano, si è irraggiato dalla nativa Tropea in varie località delle Calabria. La chiesa risale alla costituzione del borgo, ma nei secoli è stata più volte rimaneggiata a causa dei ricorrenti terremoti. Oggi appare nella versione barocca di fine Settecento. L'interno a tre navate custodisce tra l'altro la statua lignea dipinta della santa titolare, nonché patrona del paese, festeggiata ai primi di luglio con solennità, luminarie e fuochi d'artificio.
Una piccola capitale della nocciola
Nell'economia di Torre di Ruggiero ha ruolo rilevante la coricoltura, ovvero la coltivazione del nocciolo, Corylus avellana per dirla alla maniera dei botanici. La specie è qui rappresentata da una varietà locale di riconosciuto pregio, la nocciola Tonda di Calabria, utilizzata per una molteplicità di produzioni dolciarie, dal tradizionale... al gelato alla nocciola.