

La Strada delle Serre Calabre - Gagliato
Dal sagrato della Chiesa Madre l'incantevole veduta dalla valle dell'Ancinale al golfo di Squillace
Dov'è

Questo comune si trova lungo la Strada delle Serre Calabre.
Un borgo di collina tra il Golfo e le Serre
Gagliato è il primo centro che si incontra risalendo da Soverato la strada delle Serre Calabresi alla volta di Chiaravalle Centrale e Serra San Bruno. Piccolo paese di collina, poco più di 500 abitanti, si affaccia alla valle del fiume Ancinale nel suo tratto più movimentato, tra cascate e piscine naturali, sullo sfondo del golfo di Squillace.
Il ruolo determinante dei Certosini di San Bruno
Riguardo alle origini del paese c'è chi le rimanda al periodo della Magna Grecia e chi a un più recente insediamento bizantino. Le prime notizie certe risalgono al XIV secolo e riguardano una grangia certosina, ovvero uno di quei complessi rurali tramite i quali un grande monastero, in questo caso la Certosa di Serra San Bruno, gestiva proprietà fondiarie pressoché sconfinate. La grangia era una laboriosa cittadella, portatrice di un certo benessere anche per il paese nella sua sfera di più immediata influenza. Peccato, che i terremoti, da ultimo quello catastrofico del 1783 l'abbiano ridotta in rovina.
La serena bellezza della valle dell'Ancinale
Il centro, strutturato attorno alla confluenza di due strade provinciali, sorprende per il numero di edifici storici che risaltano tra le basse abitazioni. La chiesa Madre, innanzi tutto, ma soprattutto i palazzi sette-ottocenteschi che stanno a testimoniare un passato di un certo rilievo. Tutt'intorno, campagne ben coltivate che trovano margine inferiore nella macchia mediterranea che accompagna il fiume Ancinale.
L'incantevole belvedere della chiesa Matrice
Nel punto più alto del paese, su una terrazza con il mare all'orizzonte, la chiesa Matrice, dedicata a San Nicola Vescovo, è un edificio del XVI secolo più volte ripreso per rimediare ai danni dei terremoti che hanno segnato la storia del territorio. L'interno è decorato da affreschi del secondo Ottocento che rimanda alla Scuola di Cortale, ovvero all'ambito del celebre Cefaly. La navata centrale guida lo sguardo alla nicchia marmorea che sopra l'altare maggiore ospita la statua del santo titolare, nonché patrono, festeggiato il 6 dicembre. Tra gli altri santi rappresentati in scultura, San Francesco di Paola, patrono della Calabria.
Tra storia e leggenda la discussa epopea dei briganti
Al tempo della parentesi francese, dal 1806 al 1815, Gagliato si si schierò senza mezzi termini a sostegno degli spodestati Borboni. A distinguersi nelle malefatte contro gli occupanti napoleonici fu un tale Procopio, fuorilegge nella cerchia del famigerato Francesco Moscato, brigante meglio noto come 'u Vizzarru', il bizzarro, per le sue inenarrabili efferatezze.