

La fiumara Gallipari
Le fiumare calabresi, così ampie alla foce, rivelano spesso un sorprendente tratto montano
Dov'è

Un tipico corso d'acqua delle Serre
Questo corso d'acqua nasce nel cuore delle Serre Calabresi dal monte San Nicola (m 1260). Scosceso in avvio, si acquieta gradualmente fino ad assumere l'ampiezza tipica delle fiumare calabresi in vista del mar Ionio. Per la maggior parte del suo corso rappresenta il confine naturale tra i comuni di Isca e Badolato, mentre nella parte alta del suo corso attraversa brevemente il territorio di Sant'Andrea. Nonostante la modesta lunghezza, 18 chilometri, nel corso dei secoli ha rappresentato una funzione di tutto rispetto per l’economia agricola delle popolazioni rivierasche. Ma non solo...
A monte della centralina del Romito
Risale al 1920, infatti, la costruzione della centralina idroelettrica del Romito nella parte alta del fiume, in territorio di Isca. Dopo aver fornito energia per oltre un quarantennio ai comuni del bacino, tuttavia, l'impianto è andato incontro all'abbandono. E sì che, con i macchinari ancora al suo interno, sarebbe un sito di archeologia industriale degno d'attenzione. Oggi, se non altro, è diventata punto di riferimento degli escursionisti che risalgono i due rami superiori del fiume, ciascuno con una bella cascata. La più vicina è detta Schioppo del Romito laddove 'schioppo' è il vocabolo locale per indicare appunto un salto d'acqua degno di nota.
Gli echi di un'antica battaglia
Il fiume Galliporo, citato nelle antiche cronache come Elléporo, ha una certa rilevanza storica per via della battaglia che si combatté sulle sue rive nel 389 avanti Cristo tra Siracusa e la cosiddetta Lega Italiota, capeggiata da Crotone, che ambiva al primato tra le città della Magna Grecia. La battaglia fu l'evento conclusivo della campagna bellica che il tiranno siracusano Dionisio il Vecchio aveva avviato ponendo assedio a Caulonia, città che presidiava l'odierna Punta Stilo, i cui resti ricadono sotto Monasterace.