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Cardinale – La Conca della Lacina

Attorno al lago che ne occupa il fondo si espande una corona di foreste tra le più considerevoli del Parco delle Serre Calabresi

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Dov'è

Calabria

HCR6+99 Brognaturo VV, Italia (0m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Una conca tra le boscose cime delle Serre

La Lacina è un conca montana che si apre a poco meno di mille metri di quota, ricadente nei comuni di Brognaturo, Cardinale e San Sostene, al confine tra le provincie di Catanzaro e Vibo Valentia. Dagli anni Novanta, con la costruzione della diga sul fiume Alaco, il fondo della conca è occupato da un lago artificiale che copre in modo alquanto frastagliato un'area di circa due chilometri quadrati. La principale strada d'accesso è la provinciale 43 che da Brognaturo (m 760) sale fin sotto la cima del Monte Tramazza (m 1125).

Meta di pastori e boscaioli fin dall'antichità

Il luogo ha rivelato segni di una frequentazione antica, verosimilmente motivata dalla pratica della pastorizia e delle attività forestali. Il toponimo Lacina, che rimanda alla dea greca Hera Lacinia, lascia intendere l'esistenza di un insediamento antico, con sottintesa estensione a un edificio di culto, del quale però non s'è finora trovata traccia. Unica significativa presenza, documentata dal XVI secolo, è il cosiddetto Castello della Baronessa, oggi ridotto a suggestiva rovina nel folto del bosco, con tutto quel che ne deriva in fatto di macabre leggende.

Un habitat tra i più preziosi del Parco delle Serre

Nonostante la perdita di gran parte della zona palustre che un tempo occupava il fondo della conca, a margine dello specchio d'acqua restano ambienti umidi di notevole interesse naturalistico. Segue poi una fascia di praterie spontanee dalle variegate fioriture. E, infine, il bosco misto in una composizione – faggio, abete bianco e pino laricio calabro – che è peculiare di queste montagne. Un patrimonio botanico e di conseguenza faunistico, che ha giustificato la costituzione di una Zona Speciale di Conservazione di circa 350 ettari nell'ambito del Parco delle Serre Calabresi.

Gli ambienti umidi frequentati dall'elusivo ululone

Nella lunga lista di specie animali segnalate nel territorio, una delle più curiose, fin dal nome, è l’ormai raro e minacciato ululone appenninico, Bombina pachypus una piccola rana dal dorso rugoso, tutt'altro che appariscente, salvo quando, sentendosi in pericolo, si finge morta, pancia all'aria, mettendo in mostra una sconcertante chiazzatura giallo-nera, efficace nel dissuadere i predatori.

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