Villa Beatrice D'Este a Baone
Una villa, un monastero e un museo sulla cima del Monte Gemola
Dov'è
Cos'è e dov'è
Villa Beatrice d'Este, o Villa Beatrice, sorge sulla sommità del monte Gemola, sui Colli Euganei. Le sue strutture più che una villa ricordano un complesso monastico, con recinto in muratura che conteneva il convento, la chiesa e il chiostro, alla quale si sono aggiunti tra il XIX inizi del XX secolo un'azienda agricola con relativa barchesse. In effetti è proprio questa l’origine degli edifici che vediamo ancora oggi, anzi, il nome stesso del complesso ne è un’ulteriore conferma: la beata Beatrice I d’Este fu infatti la fondatrice di questo luogo di ritiro e preghiera.
Perché è speciale
A Villa Beatrice i diversi tipi di ambienti e la ricchezza della biodiversità che qui si incontrano, come in molte altre località dei Colli Euganei, danno vita ad un vero e proprio museo naturalistico all’aria aperta: funghi, insetti, piante, animali delle zone umide, uccelli, mammiferi, molluschi, anfibi, rettili, e molto altro ancora. Ma l’esposizione continua anche all’interno con il museo naturalistico installato qui per volere della Provincia di Padova.
Da non perdere
Sarà l’ampio e dolce panorama sui Colli Euganei, sarà la spiritualità che ancora si percepisce in questo luogo, ma il legame con la fondatrice del monastero è ancora molto sentito qui. Per questo, ogni anno l'Associazione «La Corte Medioevale» fa rivivere lo storico avvenimento dell'arrivo di Beatrice d'Este al monastero sul Monte Gemola, insieme al contesto della Corte degli Estensi, composta di nobili, dame, cavalieri, armigeri, trovatori, maestri artigiani e popolani.
Un po' di storia
Era il 1221 quando Beatrice decise «di fuggire la società mondana e le attrazioni peccaminose della corte, e di associarsi umilmente, come in un porto di pace, a persone che cercavano e temevano Dio». Il monastero dedicato a San Giovanni Battista sopravvisse per oltre tre secoli e mezzo, diffondendo la fama di santità della propria fondatrice. Venne abbandonato nel tardo ‘500 per poi essere trasformato in tenuta di campagna nel ‘600. Nel 1972 fu acquistata dalla Provincia di Padova che la rese museo naturalistico a seguito di alcuni restauri.
Curiosità
Beatrice I, fin da bambina sentì di appartenere a Dio. Aveva un agnellino, che la seguiva ovunque. Una notte, si sentì chiamare dai belati dell’animale; lo trovò in giardino circonfuso di luce, e capì che doveva intraprendere il suo cammino di fede. Il suo promesso sposo, Ottrone, cercò di bloccarla nella notte, ma la visione di lei vestita da sposa, in mezzo alla neve, lo fece cadere in ginocchio. L’uomo vagò a lungo disperato, prima di incontrare San Francesco e fondare lui stesso un monastero a Monte Fasolo, proprio di fronte a monte Gemola dove la sua antica amata si era ritirata in meditazione.
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