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San Leo e le sue chiese: sulle orme di Santi e religiosi
Un viaggio nelle pievi e chiese antiche di San Leo, perla della Valmarecchia
Dov'è

Cos'è e dov'è San Leo
San Leo è un borgo antichissimo delle colline romagnole. Affacciato sulla Valmarecchia lì dove l’Emilia Romagna si fa vicina al piccolo stato di San Marino, alle Marche e alla Toscana, si adagia ai piedi della fortezza che vide Cagliostro fra i suoi prigionieri illustri. A differenza di altri borghi medievali, San Leo non nasce intorno al castello: la sua storia è più legata alla religiosità, come il nome stesso del borgo suggerisce. Per capire fino in fondo la forte spiritualità che San Leo ha vissuto nei secoli, partiamo alla scoperta delle principali chiese di questo piccolo gioiello della Valmarecchia.
Pieve di Santa Maria Assunta, la più antica di San Leo e del Montefeltro
Nel cuore di San Leo, addossata ad uno spuntone di roccia, c'è la pieve di Santa Maria Assunta: semplice nei materiali che la compongono, arenaria, calcare e altre pietre, imponente nella struttura basilicale, a tre navate, e profonda come la storia che porta con sé. Questa pieve infatti, è la più antica del Montefeltro. L'interno della chiesa è maestoso anche se il tempo e cattivi restauri del passato hanno spogliato le pareti del rivestimento decorativo che aveva: i muri nudi oggi appaiono ovattati nella luce fioca che filtra dall'esterno. Sotto la chiesa, una cripta e il Sacello di San Leo permettono di raccogliersi in preghiera in un ambiente ancora più suggestivo. Piccola curiosità: la pieve non ha porte che si aprono nella facciata, ma solo sui fianchi: questo perché la facciata è troppo a ridosso dello strapiombo per poter essere accessibile ai fedeli.
Il Duomo di San Leo
Accanto alla pieve di Santa Maria Assunta c'è la cattedrale di San Leone. Anche questo edifico si innalza dalla roccia come se fosse un tutt'uno con essa. La cattedrale è il centro della vita spirituale del borgo: in stile romanico, raccoglie al suo interno il coperchio della tomba di San Leo e una sua reliquia. È molto bello quando, passeggiando al suo interno, in alcuni punti del pavimento si intravedono degli elementi architettonici fuori contesto: si tratta di resti dell'antico edificio alto medievale che esisteva qui prima del finire del 1100, quando venne sostituito con quello attuale. Si passa poi alla cripta, dove il legame tra il duomo e la roccia si può apprezzare anche scendendo la la scala che conduce in basso, che sembra scavata nell'arenaria stessa del monte.
Convento di Sant’Igne
Lo abbiamo tenuto per ultimo, ma si può anche iniziare da qui quando si arriva a San Leo: il convento di Sant'Igne si trova poco fuori il centro del borgo, lungo una delle strade che conduce ad esso. È un gioiellino romanico nascosto sul ciglio della strada che racconta della presenza a San Leo di un altro personaggio importantissimo della cristianità: San Francesco. Il convento e la sua chiesetta sono dedicati a Sant'Igne, anticamente Santegna, ossia la luce che indicò la via a Francesco. La chiesa, la sala capitolare e il chiostro sono le testimonianze più forti della vita dei francescani in questo angolino del Montefeltro e della Valmarecchia.