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Meraviglia
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Rifugio Walter Bonatti (m 2025)

In Val Ferret, alle falde del Monte Bianco, ricordando «il re delle Alpi»

Dov'è

Valle d'Aosta

Rifugio Bonatti, Lavachey, Courmayeur, Valle D'Aosta 11013, Italy (2.111m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

È un rifugio aperto nel 1998 e dedicato al bergamasco Walter Bonatti (1930-2011), l'alpinista ed esploratore di fama mondiale, soprannominato «il re delle Alpi», che nel gruppo del monte Bianco ha compiuto storiche ascensioni. Il rifugio si trova in Val Ferret, al cospetto del versante sud del massiccio, che in questo tratto allinea le impressionanti cime granitiche delle Grandes Jorasses, sulla linea di confine con la Francia. Per raggiungerlo si percorre la val Ferret per metà del suo sviluppo lungo uno dei rami alti della Dora Baltea, quindi se ne risale il versante meridionale fino al vallone del Malatrà. Il rifugio, aperto da metà maggio a metà ottobre, ha 78 posti letto in 13 camere di diverso tipo (camera doppia, camera da sei o camerata). Offre piatti tradizionali e vini tipici valdostani.

Perché è speciale

La Val Ferret è un santuario della natura alpina: pressoché intatta, presenta un repertorio di ambienti che spaziano dalle zone umide di fondovalle alle pietraie solo apparentemente prive di vita. Quanto a flora e fauna, ce n'è per tutti i gusti: fioriture spettacolari e rarità; stambecco e aquila reale, tra gli avvistamenti più agevoli. Il tutto, sullo sfondo di uno scenario davvero unico, con una serie di epiche vette granitiche. Con il gusto di puntare il binocolo verso il rifugio Boccalatte-Piolti (2803 m) sulle Grandes Jorasses, uno dei primi rifugi del Bianco, con un posto d'onore nella storia dell'alpinismo.

Da non perdere

In centro a Courmayeur, sosta ineludibile al Museo Alpino «Duca degli Abruzzi» con sede nella Casa delle Guide, espressione di una società fondata nel 1850 proprio per accompagnare i turisti in alta montagna. L'allestimento ripercorre la storia dell'alpinismo con particolare riferimento all'epopea del Monte Bianco. Tra le guide ricordate, per l'appunto Walter Bonatti, che negli anni Cinquanta e Sessanta ha legato il proprio nome ad alcune tra le vie di arrampicata più ardite.

Un po' di storia

Walter Bonatti (1930-2011) è stato uno sportivo leggendario, dapprima nell'alpinismo di vertice, quindi nell'esplorazione. È proprio sul Bianco che si mette in luce con uno stile d'arrampicata destinato a fare scuola. Nel 1954 partecipa alla controversa spedizione alla conquista del K2. Ritiratosi dall'alpinismo, produce una serie di reportage geografici, dalla Terra del Fuoco alla Nuova Guinea, spesso in solitaria, per la rivista Epoca. Parallela è la produzione letteraria, con veri best seller di genere, tra i quali «K2 La verità - storia di un caso» (2003) e «La montagna scintillante» (2018), pubblicato postumo.

Curiosità

La Val Ferret è una meraviglia naturalistica. Basti dire che vi sono state censite 68 specie di farfalle diurne. Una delle specie più appariscenti per dimensioni e colori è la farfalla apollo (Parnassius apollo), che nella denominazione scientifica riunisce il dio greco di tutte le arti e il mitico monte Parnaso, sacro alle nove muse che le regolano. Questa farfalla ha livrea bianca con grandi macchie rosse, circolari e bordate di nero, Attenzione, però, perché se il bianco fosse particolarmente intenso e la maculatura più fitta, potrebbe trattarsi della ben più rara farfalla febo (Parnassius phoebus), dal greco phoibos (splendente, luminoso), tipica delle zone umide.

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