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Pennabilli, poesia, arte e scienza adagiate fra due castelli

Un antico borgo della Valmarecchia che incanta con la sua passione per le arti e la scienza

Borghi
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Spiritualità
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Dov'è

Emilia-Romagna

47864 Pennabilli RN, Italia (0m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos’è e dov’è Pennabilli

Pennabilli è un borgo ospitato sui dolci pendii delle colline romagnole, lungo la Valmarecchia. Si trova in particolare racchiuso fra i resti di due castelli che raccontano un po’ la sua origine: la rocca di Penna e la rocca di Billi (la rocca Malatestiana), due alture, due fortezze, sulle quali trovarono rifugio le popolazioni del Marecchia durante le invasioni barbariche e che poi si fusero in un unico centro abitato. Oggi il borgo è armonioso, con le belle stradine lastricate in pietra liscia, le case costruite con materiali del luogo, dalle linee sobrie ed eleganti, e piazze e piazzette dove incontrarsi con gli abitanti di Pennabilli e godersi la sua anima vivace.

Perché è famosa Pennabilli?

Pennabilli è molto conosciuta per essere stata scelta come dimora dal poeta Tonino Guerra, che qui passò gli ultimi anni della sua vita e lasciò un’importante eredità. Oltre alle sue poesie, che ancora ornano alcune vie del centro storico, Tonino Guerra lasciò a Pennabilli un bellissimo museo diffuso che racconta il passato della vita rurale con la delicatezza del poeta.

Da non perdere: il museo della matematica

Andando per borghi spesso ci si ritrova a visitare rocche e castelli, chiese e musei di arte, ma qui a Pennabilli c’è qualcosa fuori dall’ordinario: un museo del calcolo. Si chiama Mateureka e racconta la storia del calcolo e della matematica attraverso testi antichi, reperti archeologici e strumenti di calcolo che nei secoli hanno contribuito all’avanzare della scienza. Ci sono anche dei laboratori interattivi, perché se la storia è sempre importante, altrettanto lo è la gioia della scoperta e la curiosità che porterà ad approfondire un argomento: soprattutto se pensi che la matematica non faccia per te, questo è davvero un posto da non perdere.

Curiosità: Pennabilli, il Tibet e il Dalai Lama

Nel XVIII secolo il missionario Padre Orazio Olivieri partì da Pennabilli per fondare una missione a Lhasa, in Tibet. Qui ebbe modo di conoscere la cultura locale, arrivò anche a scrivere il primo dizionario italiano-tibetano. La sua attività qui lasciò un ricordo molto positivo, tanto che nel 1994 e poi di nuovo nel 2005, il Dalai Lama si recò in visita proprio a Pennabilli. In occasione del secondo viaggio, sul colle di Penna venne installata una struttura metallica con tre rotoli di preghiera tibetani e una campana, che secondo la tradizione sono elementi fondamentali per innalzare la propria preghiera verso il cielo.

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Alessandra Lana

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