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Meraviglia
Meraviglia  }  Museo

Museo della Guerra per la Pace Diego de Henriquez

Spiegare la guerra per preservare la pace

Dov'è

Friuli-Venezia Giulia

Via Costantino Cumano, 22, 34139 Trieste TS, Italia (69m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Il Museo della Guerra per la Pace Diego De Henriquez sorge nell'autorimessa di una ex caserma di mezzi corazzati. Il padiglione principale è un edificio moderno, formato da pannelli di acciaio ondulato alternato a vetrate ampie. Gli edifici adiacenti sono in attesa degli interventi di ristrutturazione previsti per i prossimi anni. Al momento è esposta solo una parte dell'immensa collezione De Henriquez: i percorsi tematici mostrano armi, utensili, artiglieria e mezzi della Grande Guerra, accompagnati da numerosi reperti legati alla vita quotidiana e alle vicissitudini del primo dopoguerra.

Perché è speciale

Questo museo è stato lo scopo della vita di Diego de Henriquez, la realizzazione dei suoi sogni di collezionista e studioso. Con il prezioso allestimento del 2014 il museo sta cominciando a raggiungere il vero spirito del suo fondatore, che sì raccoglieva oggetti di morte e distruzione, ma sempre con una finalità educativa, tecnica, con lo scopo di attirare con la curiosità del pezzo di guerra per poi trattenere con la spiegazione di come quella guerra sia avvenuta e di cosa abbia comportato.

Da non perdere

I pezzi conservati in questo museo sono spesso unici in Italia se non al mondo e risulteranno affascinanti sia per il principiante che per lo storico incallito. Sicuramente il Kanone 18 da fuori dal museo è un bel biglietto da visita. È proprio lui che accoglie i visitatori: un mastodontico pezzo di artiglieria campale tedesco della seconda guerra mondiale, nella fattispecie un 170mm, così imponente che De Henriquez stesso lo definiva «Cannone Atomico».

Un po' di storia

Diego De Henriquez cominciò fin da ragazzo a raccogliere reperti archeologici sul Carso, sia legati alla Grande Guerra sia legati ad epoche più antiche. L’allestimento che vediamo oggi è recente: i restauri degli hangar destinati ad ospitare le collezioni sono iniziati nel 2012, portando all’inaugurazione del museo nel 2014. Visto che proprio quell’anno ricorreva il centenario della Prima Guerra Mondiale, si è deciso di concentrare l’esposizione sui reperti di quel periodo, ma la collezione è composta da moltissime altre testimonianze che aspettano pazienti di potersi confrontare con i visitatori.

Curiosità

Il logo scelto per il museo rispecchia pienamente la contrapposizione fra la guerra e la pace raccontata da De Henriquez con la sua collezione. Si tratta infatti della lettera maiuscola H, iniziale del cognome del collezionista. Le linee verticali sono grigie, fredde, plumbee, come i reperti bellici. La sezione orizzontale della lettera, invece, è definita dai colori dell’arcobaleno e con le sue estremità sovrasta le due aste verticali. Questo perché la pace, alla fine, prevale sulla guerra.

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Consigliato da
Diego Bianco

Un posto unico. Il lavoro della vita di un uomo che è riuscito, attraverso le vicissitudini della guerra, dei totalitarismi e della ricostruzione, ad accumulare abbastanza materiale archeologico, bellico e culturale da poter allestire un museo.

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