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Meraviglia
Meraviglia  }  Area protetta

Monumento Naturale Valle delle Cannuccete

Sul cammino che attraversa un monumento naturale

Dov'è

Lazio

00030 Castel San Pietro Romano RM, Italia (737m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

A pochi chilometri dal centro abitato, il comune di Castel San Pietro Romano ospita la cosiddetta Valle delle Cannuccete, un’area naturale protetta, Monumento Naturale dal 1995, ed essenziale ai fini della conservazione del patrimonio naturale dei monti Prenestini. L'aria qui è fresca e carica dei profumi della natura, ma anche di qualcosa di intangibile, inspiegabile. Sarà la vicinanza con Palestrina, l'antica Preneste e del suo famoso Tempio della Fortuna, sede di un oracolo tra i più frequentati della romanità, oppure il fatto che l'area protetta comprende il magnifico bosco delle Cannuccete.

Perché è speciale

Il bosco secolare è composto da annosi esemplari scampati al taglio in virtù di un vincolo volto da secoli a proteggere alcune sorgenti, che grazie a un acquedotto in parte sotterraneo alimentavano Praeneste (da cui il nome dei locali monti Prenestini). I loro tronchi offrono rifugio a molte specie di volatili: al picchio verde e al rosso maggiore, al torcicollo, al picchio muratore, alle cince e ai rapaci notturni come l'allocco e l'assiolo. Grazie alla natura oggi solitaria di questi luoghi è stata recentemente accertata la presenza del gatto selvatico e ha fatto di nuovo la sua comparsa anche il lupo.

Un po' di storia

All’interno del parco sono presenti le sorgenti dell’acquedotto romano delle Cannuccete che rifornì la città di Praeneste dall’antichità fino agli anni Settanta del secolo scorso. La sua costruzione si data probabilmente al VI secolo a.C. in concomitanza con la realizzazione delle mura poligonali. Il condotto, che raggiunge una lunghezza di 2560 metri, è stato scavato con la tecnica di origine greco-orientale dei due cunicoli contrapposti che si dirigono, a progressione cieca, fino al punto del loro incontro.

Curiosità

Una storia locale racconta che una quercia colossale, vecchia forse di sette secoli, localmente detta “Del Pierluigi”, sia stata compagna del grande compositore rinascimentale Giovanni Pierluigi da Palestrina, il quale si sarebbe recato proprio all’interno del bosco delle Cannuccete per cercare ispirazione per le sue composizioni e ristoro dalla calura.

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L’area protetta comprende il magnifico bosco delle Cannucceta costituito da una grande quantità di piante, dalle notevoli dimensioni, tra cui si possono annoverare degli splendidi esemplari di acero, cerri, carpini, tigli e querce.

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