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La Riviera degli Angeli - Dàvoli

Un borgo con origini che affondano nel mito greco e vicende medievali di grande interesse

Borghi
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Dov'è

Calabria

88060 Davoli CZ, Italia (0m s.l.m.)

Indicazioni stradali
map

Dallo Ionio alle Serre, un borgo scolpito nella pietra

Comune del versante ionico delle Serre, posto sulle falde nord-orientali del monte Trematerra (m 1228) tra i due torrenti Ancinalesco e Melis. Il territorio si allunga dalla costa ionica, dov'è la frazione balneare Marina di Dàvoli, fin quasi allo spartiacque delle Serre. Il capoluogo è collocato a mezzacosta a 401 metri di quota: cresciuto attorno alle case in pietra del nucleo antico e lungo la strada che lo raggiunge, è un vivace centro di oltre cinquemila abitanti.

Una storia che affonda le sue radici nel mito

Gli storici ritengono fondata la fondazione magno-greca, VII secolo avanti Cristo, da parte di coloni provenienti da Daulia, città della Focide, regione storica della Grecia Centrale. Recenti studi avanzano l'ulteriore ipotesi che questo territorio si identifichi con il regno dei Feaci, il popolo che accolse Ulisse dopo il naufragio. Ben documentata è invece la fase medievale, prima come sito di insediamenti monastici basiliani e quindi come casale dipendente da Satriano. Definitivamente attestato in posizione collinare, il borgo vivrà il suo momento d'oro nel XVI secolo al quale risalgono le belle architetture religiose e civile che lo distinguono.

Chiese e palazzi, ornamento di un paese operoso

La fortuna di Dàvoli nei secoli passati è derivata dalla generosa portata dei suoi corsi d'acqua, fonte di energia idraulica capace di muovere sette mulini, nove frantoi e cinque forge. Queste, le basi di un'economia che comprendeva attività forestali, ivi compresa la produzione di carbone di legna, e tutto quel che derivava da una generosa agricoltura, dall'olio al vino, dalla casearia ai pellami, con un organico contorno di lavori artigianali, con un punto d'orgoglio per la tessitura della seta. Un diffuso benessere, che ha consentito a Dàvoli di distinguersi per qualità del costruito e per quella vitalità che tuttora la contraddistingue.

Nel labirinto dei vicoli che salgono verso la Matrice

La chiesa parrocchiale di Santa Barbara, edificata a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento, si trova sul poggio che segna il centro del paese, al culmine di un reticolo di pittoreschi vicoli. L'edificio ha tre navate e facciata divisa da lesene corinzie, una grande cornice barocca a contorno del portale mediano. All'interno, ben dieci altari: lo sguardo prima converge sulla statua della santa titolare (e compatrona), onorata ai primi di dicembre col bacio della reliquia, poi si sposta su quella del patrono San Vittore, in veste di soldato romano con la palma del martirio, protagonista della grande festa in calendario il 20 e 21 luglio.

La castagna, dal bosco alle vie del borgo

Dàvoli è uno dei comuni delle Serre più impegnato nel rilancio della coltivazione del castagno da frutto. Tra le varie iniziative, con un momento di grande partecipazione collettiva, la Sagra della Castagna, che si tiene a Davoli Borgo ai primi di novembre. L'invito che passa di bocca in bocca è «jamu a castagne!» nella prospettiva di ritrovarsi in paese per gustarle tanto come caldarroste (pastidi) quanto bollite (vugghiute), salvo cedere anche alla tentazione di marmellate e dolci.

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Francesco Soletti

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