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Il Museo Lavazza: il caffè dalle origini allo spazio

Dove si racconta un’epopea aziendale e la romanzesca vicenda della bevanda più popolare al mondo.

Dov'è

Piemonte

Via Bologna, 32, 10152 Torino TO, Italia (230m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Lavazza è uno dei grandi nomi del caffè italiano. L’azienda, fondata a Torino nel 1895, ha oggi sede nel quartiere di Borgo Aurora, nel settore orientale della città, in un complesso inaugurato nel 2018. Attorno a una piazza-giardino è immediato distinguere il quartier generale, di design contemporaneo, dagli altri edifici storici, di tipo industriale, riqualificati come museo aziendale o come spazi per eventi, didattica e ristorazione. Il tutto, riunito nella denominazione di Nuvola per suggerire l’interscambio funzionale fra le varie parti e la concezione pervasiva delle idee che sostengono il progetto.

Perché è speciale

Punto focale della visita è il museo, che parte dai 120 anni della storia d’impresa per allargare il discorso a tutto quel che ruota attorno a una tazzina di caffè in senso tanto geografico quanto culturale. Il percorso è difatti scandito da cinque aree tematiche – Casa Lavazza, la Fabbrica, la Piazza, l’Atelier e l’Universo – in un crescendo che dalla curiosità per i cimeli aziendali, si espande idealmente nella sfera della comunicazione e nella dimensione immateriale del gusto. Un simpatico gioco a ritroso nel tempo per i visitatori attempati; una vera scoperta per le nuove generazioni.

Da non perdere

Il museo è organizzato su due livelli e questo consente una chiara distinzione tra gli aspetti materiali dell’attività aziendale e quelli della comunicazione, che nel caso della Lavazza ha sempre avuto un ruolo centrale nella politica d’impresa: si parte con le figurine degli anni Cinquanta-Sessanta, rappresentative della réclame d’epoca, agli spot televisivi, interpretati da attori del calibro di Nino Manfredi, fino alle foto dei calendari d’autore, da Helmut Newton nel 1993 a Steve McCurry nel 2015, solo per citare i nomi più celebri.

Un po' di storia

Luigi Lavazza lascia nel 1894 le colline di Alessandria e la natia Murisengo alla volta di Torino con l’idea di fare fortuna nel commercio: dapprima dietro il banco di una drogheria, specializzandosi poi nel settore del caffè. A decretare l’affermazione della neonata impresa è l’intuizione di proporre miscele di caffè di diversa origine, spiazzando una concorrenza incapace sulle prime di coglierne la portata: una ventata di novità, nel vero senso della parola, dal momento che da allora la classica tazzina ha profuso tutt’altro aroma.

Curiosità

Il Museo Lavazza si distingue per un allestimento multimediale scandito da oltre cinquanta postazioni. Per attivarne le funzioni, basta accostare un gadget a forma di tazzina che viene consegnato a ogni visitatore: un’esperienza multisensoriale, che al termine del percorso prevede anche la degustazione di un espresso, servito al banco di un’avveniristica sala d’assaggio.

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Consigliato da
Francesco Soletti

Ebbene sì, confesso questa mia dipendenza! Perché, come diceva Manfredi alla tivù: “più lo mandi giù e più ti tira su...”

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