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Il cioccolato e la sua città: Modica

Dove il cacao si lavora come al tempo degli Aztechi

Dov'è

Sicilia

Corso Umberto I, 149, 97015 Modica RG, Italia (307m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Modica è una delle otto ‘città barocche’ della Sicilia sud-orientale inserite dall’Unesco nella Lista del Patrimonio dell’Umanità: rasa al suolo dal terremoto del 1693, la città è risorta nelle forme tipiche dell’urbanistica e dell’arte settecentesca; ne è immagine emblematica il duomo di San Giorgio, al culmine di una scenografica scalinata, con un’ardita facciata a torre esuberante di decorazioni curvilinee. Modica è anche la città del premio Nobel Salvatore Quasimodo, la casa natale del quale è diventata il fulcro di un parco letterario.

Il Museo del Cioccolato

Modica rappresenta una sorta di eldorado del cioccolato, preparato ancora secondo una tecnica di tradizione spagnola, a sua volta importata dall'America Centrale. È un cioccolato «di inarrivabile sapore,» come diceva lo scrittore Leonardo Sciascia, «sicché a chi lo gusta sembra di essere arrivato all’archetipo, all’assoluto…» A questa produzione, unica nel suo genere, è dedicato il Museo del Cioccolato di Modica, allestito all'interno del Palazzo dei Mercedari, all'inizio del centrale corso Umberto I.

modica-lavorazione-cioccolatoDimostrazione di manifattura tradizionale presso il Museo del Cioccolato di Modica

La ricetta degli Aztechi

Punto di riferimento dell’imprenditoria locale è l’Antica Dolceria Bonajuto, attiva dal 1880, dove il cacao si lavora a freddo, con la cannella e la vaniglia, secondo la ricetta di tradizione azteca importata dagli Spagnoli. Ne risulta un cioccolato molto particolare: di colore bruno con riflessi grigi, friabile e leggermente granuloso, un po’ astringente al palato. La raccomandazione è di gustarlo con il pane di grano duro del posto, come ai tempi in cui era alimento popolare.

Ai primi del Cinquecento furono i conquistadores spagnoli, di ritorno dal Nuovo Mondo, a far conoscere il cioccolato all'Europa. Nella sua terra d'origine il prodotto della lavorazione delle fave di cacao era un alimento stimolante consumato dai guerrieri Aztechi prima di andare in battaglia. L'idea era quella di farlo diventare un prodotto dolciario d'ampia diffusione e fu così che sotto il governo spagnolo venne adottato dalla città Modica, l'unica rimasta custode di quell'antica manifattura.

modica-antica-dolceria-bonaiutoLa vetrina dell'Antica Dolceria Bonaiuto

Il cioccolato in cucina

Specialità modicana sono anche le ‘mpanatigghie, mezzelune di pasta ripiene di carne e cioccolato, che un tempo i nobili portavano in carrozza come alimento da viaggio. Non è l’unico esempio dell’uso che in Sicilia si fa del cacao nella cucina salata: basta spostarsi ad Enna per assaggiare un sorprendente coniglio con la cioccolata.

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Consigliato da
Francesco Soletti

C’è chi la conosce per il Barocco e scopre il cioccolato… e c’è chi fa viceversa, ma il risultato è sempre lo stesso.

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