

Il Bosco Archifòro
Dire bosco è poco... Una vetusta foresta di faggi e di abeti bianchi punteggiata da spettacolari affioramenti di granito
Dov'è

Un ambiente forestale di primordiale bellezza
Il bosco Archifòro si trova a sud-est di Serra San Bruno sulla dorsale montuosa della Pietra del Caricatore (m 1414), seconda vetta delle Serre Calabresi, al confine tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria. Il clima è caratterizzato da inverni freddi e nevosi e da estati soleggiate ma fresche. Le piogge sono elevate, ben al di sopra della media regionale, e questo ha notevole influenza sulla flora. È il faggio a caratterizzare la copertura arborea, anche a quote più basse della media, mentre l'abete bianco, che dapprima ne condivide l'habitat, poi lo monopolizza formando in purezza le cosiddette 'abetine'.
L'eccezionalità dell'abete bianco delle Serre
Il Bosco Archifòro dà una buona idea di come dovevano essere le foreste primordiali delle Serre. Un habitat forestale, di rilevante interesse proprio per la presenza delle più alte e longeve piante di abete bianco (Abies alba) presenti in Europa, donde la sua inclusione nel «Libro nazionale dei boschi da seme». L'abete bianco delle Serre, infatti, ha dimostrato agli scienziati di avere qualità genetiche che garantiscono maggiore stabilità e resistenza alle avversità ambientali rispetto ad alberi della stessa specie radicati in altre aree geografiche. Ed è proprio per questo che sono le Serre a fornire il seme utilizzato in vari paesi nei rimboschimenti della più maestosa tra le conifere europee.
Quando il granito prende forme monumentali
Una delle attrattive del bosco Archifòro è rappresentata dai spettacolari affioramenti di granito, la roccia che rappresenta la caratteristica geologica prevalente delle Serre Calabresi. A interromperne la distesa verde sono infatti alcune delle più singolari formazioni granitiche della dorsale – la Pietra del Signore, la Pietra dell'Ammienzu, la Pietra del Moro – con tutto il contorno di leggende e superstizioni che accompagnano lo sconcerto di fronte a simili manifestazioni naturali. Frequenti sono anche i segni dell'attività estrattiva, che per secoli ha rappresentato una risorsa economica primaria di Serra San Bruno. I blocchi di granito venivano trascinati con i buoi fino al paese dove poi erano destinati tanto alle costruzioni quanto alle botteghe di scultura.