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I Pantani della Doganella

Dove i quattro elementi si uniscono, i cavalli selvaggi riposano e il gracidare delle rane accompagna il viandante

Dov'è

Lazio

Via Tuscolana, Rocca Priora RM, Italia (579m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Un lembo di territorio prezioso, dove terra, cielo ed acqua dimenticano i loro confini naturali e si mescolano in un paesaggio quasi magico. Questo è uno dei motivi per cui i pantani della Doganella sono un sito umido di interesse comunitario. Siamo nel Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani, all'interno dell'antico Vulcano Laziale, il cui fuoco è ormai spento.

Perché è speciale

Questi pantani sono di fatto una piccola raccolta d’acqua temporanea che nella stagione delle piogge arriva ad essere alta un metro in alcuni punti e in estate si essicca quasi completamente, lasciando solo una pozza celata all’interno di un delizioso boschetto. Qui, la natura è lasciata fluire al suo ritmo, e lei regala un habitat ricco e poco rappresentato in quote collinari nella regione Lazio. Una situazione sempre più rara in natura a causa dell'invadente presenza dell’uomo.

Da non perdere

Il variare delle stagioni porta ogni volta nuove emozioni. I pratoni circostanti l’acquitrino, per esempio, ospitano dalla primavera all’autunno un grande branco di cavalli bradi che rende lo scenario quasi poetico. Nei mesi più’ freddi, invece, le pozze si trasformano in una grande distesa di ghiaccio dove la natura sembra riposare addormentata, in attesa della primavera. E quando questa arriva, tra aprile e maggio, la fioritura di ranuncoli acquatici trasforma le pozze d’acqua in tappeti di fiori bianchi, a cui si affianca la fioritura dei narcisi. Uno spettacolo mozzafiato!

Un po' di storia

Fin dall’epoca preistorica qui esisteva il Lago della Doganella ed era di dimensioni maggiori a quelle documentate fino all’inizio del secolo scorso. Negli anni '30 del XX secolo, il lago fu prosciugato con una bonifica idraulica e le sue acque destinate ad uso umano nei comuni circostanti. Tracce di presenza umana nell’antichità sono state rinvenute durante i primi anni '60: venne scoperta nei pressi del lago la tomba di una principessa vissuta tremila anni fa.

Curiosità

Chissà, magari qualche principe costretto nei panni di un rospo frequenta ancora il luogo. Ogni anno, infatti, la strada viene transennata per consentire ai rospi di attraversarla in sicurezza. Se non è un trattamento principesco questo! In realtà si tratta di una strategia per tutelare le numerose specie di anfibi che scelgono i pantani come zona di riproduzione, alcune delle quali protette e in via d’estinzione. Per questo a fine inverno il personale del Parco, insieme a volontari ed associazioni, appronta le famose barriere che permettono agli anfibi di raggiungere l’acquitrino tranquilli.

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EquIncontro Natura

Con un po’ di immaginazione ancora si percepisce il lago che ricopriva questi pascoli verdi poco meno di un secolo fa. Oggi sembra solo un grande prato verde, ma quando ti inoltri al suo interno scopri il suo segreto… un acquitrino pieno di vita!

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