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Meraviglia
Meraviglia  }  Luogo di culto

Eremo di San Michele Arcangelo

Un luogo di fede scavato nel fianco della montagna

Dov'è

Lazio

Redentore, 04023 Formia LT, Italia (1.212m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Incastonato nella roccia alle pendici del Monte Altino, nella catena dei Monti Aurunci, si trova l'eremo di San Michele Arcangelo, una chiesetta con un piccolo campanile, e una facciata inglobata nella roccia, adornata da un rosone sopra la porta di ingresso. L'interno è uno spazio lungo dodici metri, largo dieci e alto sette scavato nel monte. Sulla parete di fondo, una nicchia incavata anch'essa nella roccia, ospita la statua di San Michele. Un luogo mistico da raggiungere attraverso un suggestivo sentiero, che conduce fino alla cima del Redentore, su un costone a strapiombo a 1220 metri sul livello del mare.

Perché è speciale

Per noi è speciale perché è uno dei luoghi della nostra zona che fondono insieme natura, tradizione e spiritualità. Pensate: l'area intorno è ricca di acque sorgive, che percolano un po' dappertutto proprio dalla volta rocciosa dell’eremo. Le pareti interne fungono da fonte e l'acqua freddissima viene raccolta in alcune vasche in muratura. All'esterno ne è presente una di dimensioni contenute prima del santuario ed un'altra più grande in fondo, utilizzata dal bestiame.

Da non perdere

La chiesetta in estate custodisce la statua di San Michele Arcangelo, oggetto di sentita venerazione da parte dei residenti della zona circostante. Viene portata qui a braccia dai fedeli dalla chiesa dell’Annunziata di Maranola in una processione che si svolge l’ultima domenica di giugno, ed è ricondotta nella chiesa in paese il 29 settembre, giorno in cui si festeggia San Michele. Il rito religioso, accompagnato dal suono di tipici strumenti musicali, è caratterizzato dalla possibilità di provare i prodotti locali legati alla pastorizia quale pane e quagliata (formaggio di latte cagliato).

Un po' di storia

Questo santuario rupestre ha una tradizione molto antica, probabilmente risalente all'830. Tuttavia, la facciata di pietre, che chiude una cavità naturale, fu ricostruita in stile neogotico alla fine del XIX secolo, esattamente nel 1893, per volere dell'arcivescovo Francesco Niola e progettata dall'ingegnere Silvio Forte di Trivio, un'altra frazione di Formia sita sotto il Monte Redentore.

Curiosità

Secondo un racconto popolare, fu proprio la statua di San Michele Arcangelo ad indicare dove sarebbe dovuta essere costruita la cappella per la sua venerazione. In origine, infatti, era stata posta in una grotta sul litorale di Gianola (frazione di Formia) ma si narra che la statua, offesa dal linguaggio poco cristiano dei marinai dell'epoca, si mosse sul Monte Altino, in una cavità rivolta verso Occidente, con l'intento di non avere più davanti la zona di Gianola e i suoi abitanti.

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