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Meraviglia
Meraviglia  }  Luogo di culto

Chiesa e Abbazia di Santa Maria di Finalpia

Un po' gotico, un po' barocco, è il cuore spirituale del rione

Dov'è

Liguria

Via Santuario, 59, 17024 Finale Ligure SV, Italia (0m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Oggi si trova inglobata nell’abitato di Finalpia, ma questo solo perché è la più antica chiesa mariana nel Finalese, e gli altri edifici le sono sorti intorno. La chiesa di Santa Maria di Finalpia è il vero centro storico-spirituale di questo rione, e il suo aspetto riflette l’importanza della sua missione. La chiesa si presenta alta e slanciata nonostante le sue sei semicolonne. A garantire la sua innata leggiadria pensano le linee e le volute barocche, potenziate da una tinta leggera, quasi pastello.

Perché è speciale

È la sua varietà di stili a renderla così unica. Per rendersene conto, basta spingere lo sguardo poco più indietro, dove il campanile sembra essersi trovato a passare per caso. A differenza della luminosa facciata barocca, infatti, la torre campanaria è un monumento allo stile romanico-gotico, risalente ad una struttura precedente dell’intera chiesa. E l’abbazia? Rispetto alla chiesa è quasi nascosta, come se esistesse in un suo tempo e spazio riservato alla contemplazione. È abitata ancora oggi dai monaci benedettini, custodi dell'antica tradizione mariana e dei luoghi più suggestivi del complesso: la biblioteca, l’apiario e il chiostro.

Da non perdere

Anche l’interno della chiesa è un gioiello che risplende della luce di secoli e stili diversi. Uno dei dipinti più famosi qui conservati è la Tavola della Madonna di Pia, attribuito a Nicolò da Voltri, noto pittore genovese attivo fra il 1385 e il 1417. Ma non si possono tralasciare le sculture in terracotta del XV secolo di Giovanni della Robbia e di Santi Buglioni, l’altare maggiore, donato dalla famiglia Prasca nel 1728, e gli affreschi novecenteschi, ispirati ai grandi pittori toscani del Tre-Quattrocento, che adornano la cappella monastica.

Un po' di storia

Una prima testimonianza dell'esistenza della chiesa è documentata nel 1170, quando la proprietà viene ricondotta al monastero benedettino di Spigno Monferrato, nell’alessandrino. La sua importanza crebbe nel Medioevo, tanto che nel XIII secolo venne dotata del campanile che tuttora ammiriamo. La fondazione dell’attuale Abbazia benedettina risale invece al 21 settembre del 1476. Fino al XIX secolo si affacciava sul mare, poi la costruzione di una linea ferroviaria ruppe questa continuità. Oggi il tracciato è stato spostato a monte, ma il paesaggio ormai è mutato e tra la linea di costa alla foce del torrente Sciusa e l’Abbazia sorgono alcune case.

Curiosità

Il maestoso campanile non è l’unica testimonianza rimasta dell’antico edificio tardo medievale: se si cerca all’interno della chiesa si noteranno degli archi con colonne e capitelli gotici conservati oggi nell’abside.

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