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Dov'è
Cos'è e dov'è
Vi siete mai chiesti come sarebbe stato arrivare in un accampamento romano? Nel centro storico di Albano Laziale potete farvene un’idea. È qui che si trova Porta Pretoria, che fu l’accesso principale dell’accampamento. Certo, non è l’unica testimonianza di quanto realizzato dalle truppe dell'Imperatore Settimio Severo: il campo occupava tutto l'odierno abitato di Albano Laziale e ancora oggi si possono ammirare altre porte, torri, le grandi cisterne idriche che servivano i Castra Albana, note come «cisternoni», le terme, un anfiteatro ed una vasta necropoli.
Perché è speciale
A conti fatti, si tratta di una struttura in rovina, eppure sprigiona una forza invidiabile: sembra quasi voler sfidare tutto e tutti a resistere al tempo meglio di lei. Perfino il suo ritrovamento rispecchia questa caratteristica: è avvenuto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. In un momento in cui i monumenti italiani hanno rischiato di essere cancellati per sempre, Porta Praetoria si è mostrata al mondo in seguito al crollo di un edificio moderno. Ricorda un po’ una fenice che rinasce dalle sue ceneri, non vi pare?
Un po' di storia
Alba Longa secondo la tradizione fu una città del Latium Vetus, a capo della confederazione dei popoli latini (populi albenses). Fu distrutta da Roma sotto il re Tullo Ostilio, dopo l'anno 673 a.C. Tito Livio localizza la città sul Monte Albano, in posizione allungata nel senso della dorsale montana, da cui il nome Alba Longa. La localizzazione di Alba Longa, antica capitale latina non è ancora certa, ma una tradizione medievale la collocava nella moderna Albano Laziale. Gli studi archeologici hanno evidenziato che in realtà tra il IX e l'VIII sec. a.C., sia nel territorio dei Colli Albani che a Roma, i populi erano collocati sulle alture con una serie di insediamenti sparsi.
Curiosità
Ammirare i reperti antichi, specialmente se sparsi sul territorio, mette fame. Ci viene in aiuto il broccolo capoccione, il prodotto tipico più importante di Albano, una varietà di broccolo di elevata qualità così denominato per la grandezza della sua infiorescenza. È l'ingrediente principale di uno dei piatti più rinomati della tradizione gastronomica locale: i broccoli attufati.
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