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Parco Culturale di Camaiano

Un'idea brillante come il sole sulle dolci colline toscane

Dov'è

Toscana

Località Motorno, 31, 57016 Rosignano Marittimo LI, Italia (98m s.l.m.)

Indicazioni stradali
map

Il Parco Culturale di Camaiano si trova nella parte nord del Comune di Rosignano Marittimo e comprende le tre frazioni collinari Gabbro, Castelnuovo della Misericordia e Nibbiaia. Un crinale di poggi delimita il lato ovest tra cui Poggio Carcivisoli, Poggio Dorcino, Monte Carvoli, Poggio Le Serre; scendendo verso est il terreno si appiana in dolci colline fino al limite opposto segnato dalla Via Emilia.

Il «cuore» del parco è costituito dalle valli dei due torrenti principali: il Botro Sanguigna ed il Botro Riardo; è proprio dal colle in mezzo a quei torrenti che nella tarda antichità la Pieve di Camaiano dominava il territorio limitato dal torrente Chioma, dal mare, dal pagus-pieve di Rosignano, dal fiume Fine e dal torrente Popogna. Della Pieve purtroppo non è rimasta che qualche traccia sul terreno ma la sua memoria storica segna profondamente questo territorio e ci rimanda a tempi lontani, alla colonizzazione romana, al I secolo a.C., quando vennero distribuite le terre ai veterani di guerra che avevano combattuto per l’imperatore Ottaviano Augusto; tra questi c’era anche un ufficiale di nome Camarius, presumibilmente l’assegnatario di quelle terre che oggi danno nome al nostro parco culturale.

01-ruderiMulino di Bucafonda

Passeggiando per antichi sentieri acciottolati si respira la storia che trasuda dai campi arsi dal sole e dai ruderi, vestigia di un passato che vuole riemergere per raccontare al viandante le sue glorie. Il territorio è quello tipico della campagna toscana: valli punteggiate da vigneti, oliveti ed orti; campi di grano che si muovono al vento come mari dorati; incolti dove le fioriture di primavera hanno ispirato i pittori Macchaioli in cerca dell‘anima di questo territorio; aie dove contadinelle raccoglievano erbe spontanee e dove la gallina Livorno pascolava indisturbata; campi a perdita d’occhio punteggiati da fiordalisi e papaveri, interrotti solo da ponticelli in pietra solitari che balzano su rii e canali.

E poi il bosco, magico microcosmo ove per magia resti di antichi mulini prendono vita tra la vegetazione. È la macchia mediterranea con i suoi profumi di mirti ed elicrisi, orchidee selvatiche e bacche colorate, e poi boschi di lecci alti e ombrosi, corbezzoli vestiti di verde, bianco e poi di rosso in autunno, quando i loro piccoli frutti colorano il bosco che diventa incantato e profuma di muschio e funghi.

02-paesaggioUn paesaggio incantato al Parco Culturale di Camaiano

Ci avviciniamo adesso al mare, e lo vediamo stagliarsi alla fine della valle, laggiù all’orizzonte. Esso ci porta profumi di salsedine e venti di Libeccio che sconquassano i boschi e le nostre anime, e ci rammenta di non essere così lontano, quel tanto che basta per profumare il nostro olio ed il nostro vino, trasportare i pollini e far volare alte le nostre idee.

È in questo contesto che è nato il Parco Culturale di Camaiano. «Fondamentalmente è un’idea. Si potrebbe dire: soltanto un’idea! In questa epoca di pragmatismo un’idea sembra veramente poca cosa! [….] Vedere oltre le zolle non significa avere vista acuta, significa vedere con gli occhi dell’anima, o per dirla in modo più appropriato ad una riflessione storico-culturale, con gli occhi della complessità e dell’amore per il proprio territorio e per chi lo abita o lo ha abitato.» (W. Giubbilini). Ma le idee, si sa, prendono forma, e nell’intento di condividere, trasmettere, valorizzare e preservare, i mulini vengono ripuliti diventando teatro di passeggiate, i sentieri nascosti sono riaperti per tutti coloro che sono desiderosi di esplorarli, antiche miniere si illuminano nuovamente alla luce fievole delle lanterne, le gabbrigiane tornano a raccontare le loro storie sotto i riflettori e davanti ad un pubblico incantato, riti agrari come la festa della mietitura riprendono vita.

Un territorio è fatto anche di persone, tradizioni, profumi e sapori. Qui, tutti verranno rifocillati di buon vino e buon cibo dal sapore semplice e genuino. Ogni piatto è una meraviglia della cucina toscana, quella vera, quella delle nonne e dei trisavoli, fatta col cuore per allietare il viandante. Anche la gallina razza Livorno, che un tempo razzolava nelle aie delle fattorie è tornata a becchettare felice nei cortili e nei giardini di chi ha voluto adottarla e si mostrerà in tutta la sua fierezza a coloro che vorranno visitare i «Pollai Diffusi» nel Parco Culturale di Camaiano.

03-campiSguardi sul parco

Il progetto in concreto

Il progetto del Parco Culturale di Camaiano nasce e prende forma in seno al Comitato di Salvaguardia e Sviluppo di Territorio e Occupazione (CSSTO) Onlus, costituitosi nel 2013 allo scopo di preservare le caratteristiche ambientali, naturalistiche e rurali del territorio nelle frazioni collinari di Castelnuovo della Misericordia, Gabbro e Nibbiaia del Comune di Rosignano Marittimo ed al contempo di promuovere le attività con esse compatibili. Nella pratica, istituire il Parco Culturale di Camaiano si traduce nella ricerca articolata delle caratteristiche morfologiche e naturalistiche, paesaggistiche e ambientali, agro-alimentari, antropiche, storico-artistiche, architettoniche, monumentali, archeologiche e letterarie del territorio di interesse, nonché la loro messa in rete attraverso un progetto culturale organico. Tutto ciò avverrà anche attraverso il coinvolgimento di soggetti diversi, pubblici e privati, e la valorizzazione della loro capacità documentale, creativa e organizzativa.

Dopo la fase cognitiva, di censimento e mappatura dell’offerta reale e potenziale del proprio territorio, il Parco Culturale si prefigge di collegare, connettere e trasformare questa offerta in opportunità organizzative e creative in grado di coniugare l’eredità del passato, la valorizzazione della memoria, dell’identità e della cultura materiale e immateriale con la creatività contemporanea, l’innovazione e l’incubazione di nuove prospettive di sviluppo culturale, economico e turistico. Un progetto ambizioso che è partito nel mese di settembre 2015 e si evolverà nel tempo, con l’obiettivo di migliorare la fruibilità del territorio e dei suoi sentieri, restituire gli elementi tipici del paesaggio e recuperare antiche strutture abbandonate, diffondere la conoscenza del territorio e stimolare comportamenti educati e responsabili.

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L’idea del parco di Camaiano scaturisce dal bisogno profondo di rendere nuovamente sacro il territorio, così che per ognuno di noi sia più facile portare rispetto.

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