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Meraviglia
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Museo della Grande Guerra del Monte San Michele

Ricordi scolpiti nelle petraie del Carso

Dov'è

Friuli-Venezia Giulia

Via Zona Sacra, 34078 Sagrado GO, Italia (215m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Sulla cima del Monte San Michele, in provincia di Gorizia, fu combattuta la sesta battaglia dell'Isonzo. Su questo monte oggi sorge l'omonimo museo, un piccolo gioiello di Public History che racconta attraverso reperti e tecnologia la storia di quella cruda battaglia. Percorsi trincerati, gallerie con posizioni di artiglieria, monumenti in ricordo, vecchi cannoni e passeggiate nella natura che portano lungo un percorso storico sul quale ancora oggi si possono vedere targhe e rifugi ecco quanto questo luogo offre al visitatore. Un luogo del ricordo che fa ben riflettere facendo toccare con mano gli orrori della guerra.

Perché è speciale

Si tratta di un luogo sorprendente, che offre un'esperienza unica nel suo genere tramite la realtà immersiva ed alcune esperienze multimediali. Detto così non sembra esserci nulla di particolare, ma se si considera che questo museo è davvero piccolino, il discorso cambia, perché di solito ci si aspetta di trovare questa tecnologia in strutture di più grandi dimensioni. È così che il Museo della Grande Guerra di Monte San Michele diventa simbolo che il detto «nella botta piccola c'è il vino buono» è più veritiero che mai.

Da non perdere

Il museo sorge proprio sui luoghi dove si sono svolti gli eventi che racconta. Il consiglio quindi è quello di godere di tutta l'esperienza museale e di tutto il percorso esterno.

Un po' di storia

La sesta battaglia dell'Isonzo si combatté dal 4 al 17 agosto, ma già nel mese di giugno si verificarono attacchi sul Carso. Questi scontri, sebbene poco significativi a livello di truppe impegnate, videro per la prima volta l'utilizzo del gas sul fronte orientale, atto che portò a ingenti perdite tra le file italiane. A causa del gas e dei bombardamenti aerei i reparti italiani si trovarono privi di rinforzi e furono costretti a lasciare in mano austroungarica il territorio del San Michele.

Curiosità

Nel mese di Giugno 1916, mentre sul San Michele avanzavano gli scontri tra i reparti italiani e austroungarici, Giuseppe Ungaretti si trovava nelle retrovie poco distante e tra i suoi scritti troviamo tutti gli orrori della guerra trincea.

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Consigliato da
Ileana Trovarelli

Un gioiello di Public History immerso tra le alture e le petraie del Carso. Un luogo che ha visto Ungaretti in prima persona durante la Grande Guerra e che oggi racconta quegli scontri attraverso documenti, multimedialità e reperti.

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