Madonna di Pietralba: il santuario degli uomini dei monti

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La chiesa-convento è circondata da innumerevoli sentieri che, tra pascoli e foreste incontaminati, portano lungo l'altopiano sino alle pendici dell'imponente Corno Bianco / Weisshorn (2316 m. la cui cima di candida roccia dolomitica dà il nome al comprensorio) o, verso est, giù nelle vicine valli di Fiemme e Fassa. Prima di dedicarsi alle escursioni, non si può negare una visita alla chiesa barocca del Santuario ed elevare una preghiera davanti alla piccola statuetta tardogotica della Vergine Addolorata, ritrovata su un albero, come vuole la narrazione tradizionale, da un contadino del posto, Leonhard Weissensteiner.

Un po' di storia

Nel 1553 la Vergine apparve al contadino Leonhard Weissensteiner, lo guarì da una malattia ai nervi e gli chiese di costruirle una cappella, ma lui se ne scordò. Capitò così che il contadino precipitasse in un burrone. Quando fu ritrovato, narrò di essere stato vegliato dalla Vergine, apparsagli di nuovo. E stavolta Leonhard costruì la cappella che divenne presto meta di pellegrinaggi. Fin qui la tradizione popolare. Dal 1654 Pietralba venne ampliata e ricostruita in stile barocco; dopo una breve decadenza intorno al 1782, agli inizi del 1800 tornò ad essere il centro di attrazione spirituale che è ancora oggi per le popolazioni dell'Alto Adige, del Trentino e dell'Agordino.

Curiosità

Entrando nella chiesa dal portale principale, sul soffitto del matroneo, si nota un curioso affresco che narra la leggenda del signore del castello di Cornedo, in Val d'Ega. Durante una pestilenza, supplicò la Vergine di risparmiare la sua signoria, e così avvenne. Dimentico della grazia ottenuta, il cavaliere tornò a una vita dissipata. Ma la Morte Nera non si fece attendere e presto s'insinuò nel castello, uccidendo gli abitanti. Per adempiere al voto mai mantenuto, alla mezzanotte di ogni Vigilia di Natale, un corteo spettrale muove dal castello percorrendo tutta la valle, e termina il suo pellegrinaggio dinanzi alla statua della Vergine di Pietralba.

Il ricco interno barocco, una festa per gli occhi