Le cinque giornate di Vo’

Il Canale del Bisatto, in corrispondenza dell'antico porto di Vo', per secoli punto d'imbarco dei prodotti agricoli e della pietra degli Euganei.

Sembra un discorso futile, ma è proprio la caratteristica rivelatrice della loro origine vulcanica, al tempo in cui le vette fumanti spuntavano come un arcipelago nel mare che ai primordi ricopriva la pianura Padana. Una visione hawaiana in salsa patavina, che già segna un punto a favore della mia teoria.

I Colli Euganei sono un centinaio, ma presi uno ad uno son chiamati monti anche se nessuno tecnicamente raggiunge una quota tale per averne l'ufficialità. La maggior parte sono poggi o poco più, ma così ben delineati e verdeggianti che la loro figura la fanno lo stesso nel mosaico della Bassa tra Padova e Vicenza.

Panorama dal monte Venda

La massima elevazione è il monte Venda, 601 metri, al quale poi si devono aggiungere i 160 metri dell'antenna televisiva che lo identifica senza incertezza. Seguendo il filo della curiosità, l'ho verificato: la vetta ricade nel comune di Vo' e così ho deciso che, semmai ne avessi affrontato l'ascensione, lì avrei stabilito il mio campo base. Lungi dall'essere un'impresa himalaiana, il divertimento di una simile avventura dietro l'angolo di casa sta soprattutto nel ricamarci attorno ripensando a Bonatti e al K2.

Mai avrei pensato che le mie divagazioni di guidatore annoiato sarebbero diventate realtà. Già, perché, in un momento di inopinata solitudine, di punto in bianco ho deciso di partire per Vo', con la determinazione di affrontare l'acclimatamento che si conviene, se non altro per onorare il genius loci, prima di ascendere all'Olimpo degli Euganei.