La Sostruzione della Via Appia Antica

Cos'è e dov'è

Quando si pensa ad un viadotto monumentale nella Valle Ariccia, la mente corre subito alla maestosa struttura del ponte, con i suoi due livelli di arcate che si alzano leggeri nell'aria. Ma questa è un'opera tutto sommato recente, considerando la lunga storia di questo luogo. Il primo Viadotto di Valle Ariccia, costruito dai romani, è uno spettacolare manufatto risalente al II secolo a.C. Si tratta della Sostruzione, una solida rampa che permetteva di sopraelevare l’Appia Antica. Oggi si mostra a noi per una lunghezza di 198 metri e un'altezza massima 11,56 metri, configurandosi come un autentico monumento viario.

Perché è speciale

Quando ci si avvicina per osservarlo bene, si resta affascinati dalla compostezza e dalla solidità dimostrate dalle rocce originali, tutte saldamente ancorate al loro posto. Se ci si consente di fermarsi un minuto a riflettere, la mente non può evitare di chiedersi come sia stato possibile, tanti secoli addietro, riuscire a costruire un viadotto che, con una così lunga carriera alle spalle, può vantarsi di essere più solido di molte strutture moderne. Sono opere come questa che consolidano l’immagine di Roma Città Eterna. Con costruttori di tale livello, non potrebbe essere altrimenti, non trovate?

Un po' di storia

Il viadotto romano si trova nel XVI miglio della Via Appia Antica che costituiva la prima mansio o stazione postale dopo Roma. Venne realizzato alla fine del II secolo a.C. per permettere alla Regina Viarum il superamento del vallone a sud-est dell'abitato dell'antica città latina di Aricia. In questo tratto del tracciato della Via Appia sono visibili ancora oggi numerose emergenze archeologiche riconducibili a resti di edifici termali, templari e mura.

Curiosità

Tra i molti tributi che nel corso dei secoli sono stati fatti ad Ariccia, ne troviamo uno appositamente volto a celebrare la Sostruzione. Si tratta di un’acquaforte realizzata nel ‘700 per mano di Giovan Battista Piranesi, che definì la struttura «Magnifica».

Le antichità di Albano e di castel Gandolfo. Opere di Giovanni Battista Piranesi, Francesco Piranesi e d'altri. Firmin Didot Freres, Paris, 1835-1839. Tomo 11

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