Il Santuario di Santa Maria del Bosco
Tappa ineludibile per chi vuol dire di conoscere la Calabria e punto di partenza ideale per l'esplorazione delle Serre
Dov'è
Un luogo di solitaria bellezza
Il santuario si trova circa due chilometri a monte dalla Certosa in una valletta solitaria, incorniciata da alti e verdissimi abeti. Si tratta del luogo dove Bruno di Colonia si stabilì al suo arrivo tra le Serre e dove visse gli ultimi dieci anni della sua vita conclusasi il 6 ottobre 1101. Nei pressi dell'eremo una prima chiesa venne fatta erigere dal santo per raccogliere i suoi monaci in preghiera. Questa venne sostituita dopo il terremoto del 1783 dall'attuale chiesa di Santa Maria del Bosco, che mostra in facciata, nel fastigio, una scultura a mezzo busto del fondatore.
Dalla chiesa al dormitorio del santo
Percorrendo la scalinata in granito realizzata negli anni Cinquanta dagli scalpellini di Serra, si accede all'interno della chiesa, di linee molto semplici, con alcuni pezzi d'arte provenienti dall'antica Certosa, mentre sull'altare maggiore risalta una statua lignea, ottocentesca, di scuola napoletana, raffigurante Santa Maria del Bosco. Davanti alla chiesa c'è un tempietto che viene indicato come il dormitorio dove il santo pregava e riposava, e dove venne seppellito in una fossa scavata nella roccia. In una grotta è stata collocata una statua marmorea realizzata a fine Settecento dal serrese Stefano Pisani: San Bruno vi è rappresentato con un braccio poggiato su un teschio in atteggiamento di riposo.
La visita pastorale di papa Giovanni Paolo II
A margine del santuario si trova un laghetto artificiale alimentato da una fonte che sgorga da una nicchia datata 1645. Al centro del piccolo bacino si trova una colonna sormontata da una croce. Nell'acqua c'è anche una statua di San Bruno inginocchiato, che ricorda il modo in cui era solito fare penitenza. Nelle cronache più recenti del santuario, la celebrazione eucaristica presieduta da papa Giovanni Paolo II durante il pellegrinaggio alla Certosa di Serra San Bruno nel 1984. Ogni lunedì di Pentecoste, invece, nel santuario si celebra una festa con trasporto della statua e delle reliquie del santo.
Il magnifico Bosco di Santa Maria
Alle spalle del Dormitorio prende il via un sentiero che conduce fino ai 1110 metri del Colle d'Arena attraversando lo storico Bosco di Santa Maria, una maestosa foresta di abeti bianchi (Abies alba) che nel 1915 il viaggiatore inglese Norman Douglas descrisse con parole commosse nel suo libro Old Calabria. Una foresta vetusta, con esemplari monumentali, abitata da una fauna d'altri tempi, che oggi gode dello status di «zona speciale di conservazione» nell'ambito del Parco Naturale delle Serre. Alle centinaia di specie arboree e arboree che ne compongono la flora è dedicata l'area espositiva di Villa Bonitas, nei pressi del Santuario.
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