SHARRYLAND
Archivio Del Fumetto D'Alta Quota «Paolo Cossi»
Immerso nelle Dolomiti Friulane, è il rifugio di ogni adulto e ogni bambino guidato dai sogni e dalla fantasia.
Dov'è
Cos'è e dov'è
Il suggestivo scenario delle alture pordenonesi e del piccolo comune di Andreis non soltanto apre le porte al turismo esperienziale ma costituisce un forte richiamo anche per i numerosi appassionati e curiosi dell'ampio universo del fumetto. A chi accede all'Archivio, infatti, apparirà letteralmente una montagna di testi, albi (della collezione privata del fondatore, il fumettista Paolo Cossi) così come di tavole donate all'Associazione Màcheri da altri autori privati e case editrici del settore.
Perché è speciale
Un modo diverso di proporre il mondo del fumetto e la sua complessità, rendendolo non solo alla portata delle persone di qualsiasi età ma mettendolo anche in relazione con la particolarità del contesto montano in cui nasce, con la sua storia e con il fondamentale rispetto dell'ambiente naturale.
Da non perdere
I corsi e i laboratori di fumetto che, durante tutto l'anno, vengono proposti ai gruppi e alle scolaresche finalizzati alla divulgazione del media fumetto in tutte le sue forme e potenzialità. Siete pronti con carta e penna?
Un po' di storia
L’Archivio d’Alta Quota nasce nel 2016, ad Andreis, da un sogno coltivato per anni dal fumettista Paolo Cossi, soprannominato "il folletto del fumetto": dare vita ad un luogo magico in cui gli appassionati della nona arte e chi ne ha fatta una professione potessero incontrarsi. L'Archivio andreano infatti offre la possibilità di fermarsi a disegnare ma anche di visitare le mostre che durante l'anno vengono allestite, vedere spettacoli, partecipare a corsi e laboratori tematici o semplicemente fare quattro passi per i bellissimi sentieri del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane.
Curiosità
Mascotte dell'Archivio è Màcheri, un bambolotto di legno, una maschera fatta con una semplice corteccia di legno con due buchi al posto degli occhi. Questo personaggio, che si ispira ad una poesia dal titolo omonimo scritta dal grande poeta andreano Federico Tavan (1949 – 2013), incarna tutto ciò che è legato agli anni dell’infanzia, al sogno e alla fantasia, ideali che rappresentano a pieno lo spirito dell'Archivio.
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