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Robecco sul Naviglio e le sue ville di delizia

Lungo il Naviglio Grande per la villeggiatura, sulle tracce della nobiltà milanese

Dov'è

Lombardia

20087 Robecco Sul Naviglio MI, Italia (0m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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In villeggiatura lungo il Naviglio grande

Quando le famiglie della nobiltà milanese volevano andare in villeggiatura, seguivano il corso del Naviglio Grande verso la campagna. Così paesi come Robecco sul Naviglio e Cassinetta di Lugagnano oggi uniscono la bellezza delle eleganti ville con giardino agli scorci del borgo originale. Il tutto lungo le acque del Naviglio.

Perché è speciale: le ville di Robecco sul Naviglio

A Robecco è Palazzo Archinto che colpisce a prima vista. È detto «il Castello» per le sue torri merlate ma in realtà risale al Sei - Settecento. Ospita, oltre alla Biblioteca, un’esposizione dedicata al Naviglio Grande. Di fronte, l’ottocentesco ponte degli scalini da cui si gode una romantica vista sul canale. Poco oltre c’è Villa Gaia, la villa di Lodovico il Moro, duca di Milano. Vi si tenevano grandi feste, da cui il nome Gaia. Ma conviene inoltrarsi nel paese alla ricerca di altri scorci pittoreschi, o di altre ville, come l'ottocentesca Villa Scotti, dove ha sede il Municipio.

Da non perdere: una passeggiata verso Cassinetta di Lugnano

Se avete tempo, non perdetevi la breve camminata lungo l’alzaia del naviglio che porta a Cassinetta di Lugugnano. È un altro delizioso borgo a poco più di due chilometri in mezzo alla natura, tra sambuchi e robinie, con begli scorci sulla campagna e su antiche cascine. A Cassinetta troverete la settecentesca villa Castiglioni Bossi, villa Cattaneo Krentzlin, infine la grandiosa Villa Visconti Maineri d’aspetto neoclassico, con un bellissimo giardino.

Un po’ di storia

Di origine romana, il paese di Robecco acquisì importanza con la costruzione del Naviglio Grande alla fine del XII secolo. il suo periodo di gloria arrivò tra Cinquecento e Settecento, quando fu scelto come residenza di campagna da molte famiglie nobili milanesi. Il viaggio stagionale dei nobili e dei ricchi borghesi che li imitavano era un vero e proprio trasloco. Si fuggiva dai miasmi della città per cercare aria pulita e refrigerio e si stava lontani per tre o quattro mesi. Ci si spostava in carrozza o in barca, lungo il canale.

Curiosità: com’era la villeggiatura?

In villeggiatura era essenziale mantenere le formalità e i lussi della vita in città. Così si partiva con bauli su bauli che contenevano abiti all’ultimo grido, arredi, suppellettili, spezie pregiate e molto altro ancora. La servitù partiva con la famiglia e, talvolta, c’erano anche altri invitati: più numerosa era la compagnia, più prestigio acquisiva la famiglia. In villa si organizzavano battute di caccia, giochi di società, ricevimenti, danze. Potersi permettere la villeggiatura era insomma lo status symbol dell’epoca.

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Consigliato da
Patrizia Iome

Robecco e Cassinetta sono splendide mete per il turismo lento, per chi ha tempo di passeggiare con calma e di soffermarsi ad osservare, per chi ha voglia di immergersi nella natura.

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