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Cos'è e dov'è
La chiamavano Aspra, ma guardando gli uliveti, i vigneti e i boschi che si estendono ai nostri piedi, questa terra sembra quanto mai ricca, dolce e generosa. Siamo sulla piazzetta panoramica del borgo di Casperia. Le sue mura medioevali sorgono dalla nuda roccia, e da essa hanno tratto la forza che le ha rese inespugnabili perfino da Federico di Montefeltro. Eh sì, questo borgo ne ha da raccontare!
Perché è speciale
Per arrivare a questo punto di osservazione privilegiato, abbiamo camminato per le stradine in pietra del borgo. Sono disposte in cerchi concentrici, forse per adattarsi alla cima dell’altura su cui sono state costruite, forse per rimanere quanto più unite possibile al centro del paese. Uno degli aspetti che rendono meravigliosa la passeggiata qui è la totale assenza di macchine. L’intero centro storico, infatti, è zona pedonale. Ammettiamolo, faremmo fatica ad immaginare delle auto qui, dove tutto sembra fatto a misura d’uomo.
Da non perdere
Qualcosa sulla storia di Casperia può essere intuito dalle sue chiese: una, quella romanica, dedicata a San Giovanni Battista, ospita al suo interno una tavola di Giacomo Siciliano datata 1524 che rappresenta il Battesimo di Cristo. L’altra, barocca, è la chiesa dell’Annunziata e custodisce l’Annunciazione di Giovanni Battista Salvi da Sassoferrato. Due veri gioielli artistici ed architettonici.
Un po' di storia
Come molti borghi, anche Casperia ha una storia lunga ed articolata, tanto da perdersi nel mito. Pare infatti che fosse una delle prime città della Sabinia pre romana, citata addirittura da Virgilio nell’Eneide. La zona fu abitata anche dai Romani, come numerosi ritrovamenti archeologici testimoniano. L’impianto che oggi possiamo vedere, invece, risale al X secolo d.C.quando il borgo portava il nome di Aspra ed era cinto da mura che non sono quelle che vediamo oggi. Queste, sono state edificate nel XIII secolo, attirando su Aspra la fama di Inespugnabile. Il nome cambiò in Casperia in tempi recenti: appena nel 1947.
Curiosità
Le origini del nome tornano a scomodare il mito. Dopo Virgilio e l’Eneide, è il turno del diluvio universale. Pare infatti che Casperia derivi da un gruppo di esuli provenienti dalla zona del Mar Caspio e fuggiti al diluvio.
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