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Dov'è
Cos'è e dov'è il Castello di Calepio
Quando dal borgo di Calepio si sale al castello, ci si ritrova immersi nel verde. Di fianco, un cancello si apre su un parco dal quale si spazia con lo sguardo su tutta la pianura e sul fiume Oglio. Due panchine in posizione strategica sulla scarpata consentono una sosta dopo la salita, per riposare e ammirare il panorama.
Da non perdere: castello e dintorni
Il castello di Calepio è visitabile solo con prenotazione. Ma non bisogna scoraggiarsi se non si è arrivati preparati: merita comunque la tappa per la sua posizione spettacolare. Circondato da una cinta muraria a delimitare il fossato erboso, lascia vedere due torri di blocchi di pietra chiara e il rivellino d’ingresso. Dall’esterno si può avere anche un assaggio anche del bel giardino all’italiana a picco sulla scarpata. Da qui vale la pena andare fino alla canonica. Al suo fianco, un raro edificio del X secolo merita una sosta per ammirare le sue particolari finestre a timpano monoblocco.
Un po' di storia
Il castello fu costruito nel 1430 come avamposto difensivo dal conte Trussardo Calepio, schierato con la Repubblica di Venezia contro il Ducato di Milano. Fu trasformato un secolo dopo in una elegante dimora signorile. Oggi appartiene alla Fondazione dei Conti di Calepio che lo aprono in date stabilite.
Curiosità: membri illustri della famiglia Calepio
Della famiglia dei conti di Calepio faceva parte anche Ambrogio, frate agostiniano e grande umanista. È l’autore del «Ditionarium latinum», stampato nel 1502, un’opera monumentale che spiega e traduce le parole in sette lingue europee. Da lui prese il nome di Calepino, che si estese poi, come parola comune, a tutti i dizionari successivi.
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