Vino di visciole

Le zone di produzione più importanti sono due: l'entroterra della provincia di Pesaro e Urbino, in particolare nei comuni di Cantiano, Pergola, Sant'Angelo in Vado e Sassocorvaro, e la Vallesina, specialmente a San Paolo di Jesi. Proprio in questo piccolo borgo, ogni anno nel mese di ottobre, si organizza la Festa del vino di visciola. In tutta la regione è il solo appuntamento dedicato a questo prodotto e non sorprende, pertanto, che richiami a sé migliaia di visitatori.

Visciole in fermentazione

La preparazione tradizionale

Il vino è ottenuto dal fortunato connubio tra le amarene selvatiche (prunus cerasus o visciole) e il vino rosso locale. Il metodo tradizionale di preparazione richiede più di un anno tra la raccolta dei frutti e la fermentazione. Le visciole raccolte in primavera si lasciano fermentare al sole con l’aggiunta di zucchero fino a inizio autunno. Quand’è tempo di vendemmia, lo sciroppo ottenuto viene mescolato al mosto d’uva e lasciato di nuovo fermentare per alcuni mesi. Dopo un ulteriore passaggio in botte viene finalmente imbottigliato, di solito l’anno successivo la vendemmia.

Il risultato di tanto fruttuoso riposo è una bevanda che si contraddistingue per il colore rosso scuro intenso, il profumo dolciastro delle ciliegie e il gusto delicato. Il vino di visciole fa spesso capolino alla fine dei pasti e non disdegna la compagnia di un dolce o di un formaggio molto stagionato.