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Villa Cagnola: un giardino all'italiana balcone sulle Alpi

Dove la bellezza è di casa

Dov'è

Lombardia

Via Guido, Via Cagnola, 21, 21045 Gazzada Schianno VA, Italia (390m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Si trova a Gazzada, alle porte di Varese, in una posizione privilegiata che le regala incantevoli panorami sull’abitato e sulla natura circostante. È Villa Cagnola, un museo con annesso un centro studi religiosi e un albergo. Come se non bastasse la bellezza che la circonda, all'interno dell’edificio al piano terra, è conservata una collezione di oggetti d'arte, principalmente dipinti e ceramiche, ma anche arazzi fiamminghi e porcellane orientali raccolti dal proprietario Carlo Cagnola ed eredi a partire dalla metà del 1800. Una passeggiata fra le sue sale diventa un emozionante viaggio a cavallo tra l’Europa e l’Oriente.

Perché è speciale

Qualche volta i musei cristallizzano la bellezza delle opere che ospitano al fine di custodirle, ma così provocano una specie di scollamento dell’arte dalla vita quotidiana. Villa Cagnola, invece, più che un museo, è un luogo riservato, sede del Centro Studi Religiosi Paolo VI e aperto alla visita. È in questo contesto che dipinti, porcellane, arazzi e mobili antichi originali, oltre che una biblioteca che raccoglie migliaia di antichi libri, mantengono il loro status di collezione di famiglia, nata dall’amore per l’arte e condivisa con il mondo in nome di questo sentimento.

Da non perdere

Ma non bisogna certo tralasciare l’esterno: passeggiando nel parco i visitatori si immergono nella natura cogliendo l’occasione di osservare essenze rare e preziose, dal mastodontico cedro del Libano ai cedri dell'Himalaya. C’è poi uno spettacolo indimenticabile che va in scena di solito nelle giornate di inizio primavera, specialmente quelle leggermente ventose: è in queste occasioni che non si deve perdere il tramonto sulle Alpi, quando il panorama mozzafiato si allunga languido fino al Monte Rosa e al Monviso.

Un po' di storia

La Villa fu costruita alla fine del 1600 e divenne di proprietà della famiglia Perabò. Passò successivamente ai Melzi d'Eril ed infine ai Cagnola che decisero di donarla come lascito, con tutte le sue collezioni, alla Santa Sede perché si prendesse cura del patrimonio artistico e ne facesse un centro studi e congressi.

Curiosità

Si dice che durante il periodo dell'occupazione tedesca, le truppe di stanza a Varese avessero adocchiato il patrimonio artistico della villa ma che la padronanza della lingua tedesca del colto Cagnola avesse consentito di impressionare il Comando tedesco tanto da ottenere protezione.

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Consigliato da
Mariella De Bernardi

Una Villa di campagna di inizio '600 con un belvedere unico che spazia dal lago di Varese fino alle Alpi, dimora dipinta in una veduta del Bellotto, nipote del Canaletto, dove si può ammirare una preziosa collezione d'arte.

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