Ruvo del Monte

Da non perdere

A Ruvo del Monte di particolare rilievo è la produzione di vino locale secondo i procedimenti più tradizionali con l’utilizzo di antichi strumenti. Vino che è il compagno perfetto delle pietanze tipiche del borgo lucano. Tra le portate tradizionali per eccellenza si consiglia di ordinare la «tortiera» al forno, i cavatelli lunghi con zucca, farro e salsiccia e le «cartellate», sfiziosi dolci fritti cosparsi di vino cotto, ma anche mandorle tritate e tostate.

Un po' di storia

Ruvo vanta un glorioso passato feudale, è stato infatti dominato da signori e feudatari. A testimonianza di ciò restano la Torre Angioina e i resti delle mura del castello del castello. Il paese si lascia alla spalle tutto ciò solo nel 1806 con l’abolizione del feudalesimo voluto da Giuseppe Bonaparte. Una delle vicende storiche ad aver segnato particolarmente il passato del paese è rappresentata dal disastroso terremoto del 23 novembre 1980, che ha raso al suolo gran parte del patrimonio del paese, tra case, chiese e palazzi.

Curiosità

Il paese si chiamò «Ruvo» fino al Regio Decreto del 22 gennaio 1863 n° 1140; poi ha tratto la specificazione di «del Monte» dall’essere posto su di uno sperone della montagna che lo sovrasta, per distinguerlo da Ruvo di Puglia.