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Ponte del diavolo a Cividale

Pietre, storia e leggenda attraversano leggere il Natisone

Dov'è

Friuli-Venezia Giulia

Ponte del Diavolo, Corso Paolino d'Aquileia, 19, 33043 Cividale del Friuli UD, Italia (118m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Due arcate in pietra attraversano con grazia il fiume Natisone, creando un ponte in pietra che, sospeso a 22 metri d’altezza, conduce nel cuore di Cividale del Friuli. È un ponte antico e giovane allo stesso tempo: affonda le sue radici in un passato lontano del borgo, ma ha dovuto recuperare le forze per rinascere dalle sue ceneri dopo essere crollato sotto la violenza della Grande Guerra. Oggi, è una via d’accesso alla piazza principale della città, sospeso tra la vivacità delle persone che ogni giorno lo attraversano e la serenità delle acque del fiume e del paesaggio che lo circonda.

Perché è speciale

La vista dal ponte ha dell'incredibile: chi si affaccerà da questa superba architettura, potrà dimenticare per un momento il traffico e la città, ed ammirare le azzurre acque del fiume e la verde gola che si snoda ai piedi del Ponte. Sporgendosi un po’ dai poggioli, si potranno osservare le scoscese e alte pareti che il fiume Natisone ha scavato, nel corso del tempo, attraverso la roccia calcarea.

Da non perdere

Proprio nei pressi del ponte è possibile scendere sulla riva del fiume. Da qui si ammirano il ponte e la gola da un nuovo punto di vista. Ma si osserva da vicino anche il masso su cui poggia il pilone centrale del ponte. Pare che proprio questo masso sia stato portato dalla madre del diavolo. Gli abitanti di Cividale, infatti, si rivolsero al diavolo per costruire il ponte, che lo finì in una sola notte in cambio dell’anima del primo che lo avesse attraversato. Appena il ponte fu pronto, i cittadini vi fecero passare... un cane. Il diavolo, sconfitto, pietrificò l’animale per la rabbia.

Un po' di storia

Costruito in pietra a partire dal 1442 e ripartito in due arcate, poggia su un macigno naturale collocato nel letto del fiume Natisone. Il ponte poggia su tre piloni sviluppandosi per 48 m su due archi di larghezza differente, asimmetria che è dovuta alla posizione del masso su cui poggia il pilone centrale. Rimase inalterato fino al 1917 quando durante la disfatta di Caporetto venne fatto saltare per rallentare l'avanzata nemica, inutilmente. Fu ricostruito esattamente uguale dai Tedeschi, che ci impiegarono poco più di sei mesi.

Curiosità

In occasione del centenario della battaglia di Cividale, nel 2017 si è realizzata una serie di eventi commemorativi. Per l'occasione è stata realizzata una gigantesca pittura anamorfica sul pavimento e i parapetti del ponte, che rappresentava il suo aspetto appena dopo la sua distruzione nel 1917. L'opera è stata realizzata da una squadra di artisti europei appartenenti alle nazioni che all'epoca erano in guerra come simbolico segno di pace ritrovata. Questa pittura, nominata «La voce dell'effimero apparente», con la sua superficie di 570 mq è la più grande opera anamorfica realizzata in Italia e una delle più grandi d'Europa.

Time lapse che mostra la realizzazione dell'opera di pittura anamorfica «La voce dell'effimiero apparente»

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Consigliato da
Mara Tomietto

Ponte caratteristico, legato alla leggenda della sua costruzione… Il panorama dal ponte è strepitoso (considerando che è alto poco più di 22 metri), molto suggestivo è scendere fino al letto del fiume Natisone.

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