Consonno, il paese fantasma

Cos'è e dov'è

Consonno è un paese fantasma. Sorge sul Monte di Brianza, nel comune di Olginate (Lecco), e da molti anni è meta di fotografi e appassionati di luoghi abbandonati. Qui, negli anni Sessanta, il conte e imprenditore immobiliare Mario Bagno voleva costruire una vera e propria città dei balocchi, con un centro commerciale e un grande parco divertimenti. Nel 1962 acquistò l'intero borgo per 22.5 milioni di lire dalle famiglie, che furono mandate via a forza. Vennero costruiti alcuni edifici, ma i lavori non furono mai ultimati.

Perché è speciale

All'ingresso di Consonno, il paese dei balocchi, i visitatori venivano accolti da scritte e striscioni come "A Consonno il cielo è più azzurro", di cui resistono ancora, arrugginite, alcune lettere. Passeggiando per il borgo abbandonato si può intuire il bizzarro progetto architettonico che aveva in mente Mario Bagno. Gli edifici, oggi fatiscenti e pericolanti, sono il risultato di una strana accozzaglia fra diversi tipi di architetture, che ricordano Venezia, il Medio Oriente e le immagini fiabesche dei cartoni animati di Walt Disney. L'elemento-simbolo del paese è il "minareto", con l'enorme palazzo in stile arabeggiante che ospitava la galleria commerciale.

Da non perdere

Ogni anno, a fine settembre, l'associazione "Amici di Consonno" organizza la tradizionale Sagra di San Maurizio, dove non mancano i pizzoccheri. Altri eventi importanti sono la "Burollata" in ottobre (castagnata con vin brulé) e la "Pasquetta a Consonno".

Un po' di storia

Per approfondire la storia di Consonno, soffermatevi a guardare le foto d'epoca che raccontano la vita nel borgo prima dell'arrivo di Mario Bagno e parlate con qualche ex abitante: li trovete al bar "La Spinada", dove ha sede l'associazione "Amici di Consonno". Il bar è aperto la domenica e i festivi dalle 10 alle 19 dal lunedì di Pasqua al mese di ottobre.

Consonno ai tempi della "città dei balocchi"

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