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Meraviglia  }  Luogo di culto

Colli al Metauro: le cento e più chiese

Spiritualità, arte e storia dei piccoli borghi marchigiani

Dov'è

Marche

61030 Colli al Metauro PU, Italia (68m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Il territorio di Colli al Metauro è ricco di testimonianze dell’antica Roma, ma anche della fede cristiana che, nei secoli successivi, si è affermata e sviluppata. È così che gli antichi borghi hanno visto sbocciare un grande numero di chiese, ricche di storia ed arte. Basti pensare che la sola Saltara si vantava del nome di «città delle cento chiese», ma anche gli altri paesi non erano da meno.

Perché è speciale

Proprio a Saltara sorge la Chiesa del Gonfalone, riaperta nel 2014 dopo un attento lavoro di restauro che ha riportato alla luce l’affresco del Giudizio Universale. Posto sopra l’ingresso, raffigura la pesa delle anime che alla fine dei tempi decreterà la salvezza o la dannazione. Presenti anche una bellissima tela della scuola del Perugino, la «Deposizione della Croce,» e un soffitto a cassettoni con stuccature in gesso dipinte a mano. Sempre qui sono conservati dei bellissimi mosaici di epoca romana. Tra le altre chiese a Saltara colpiscono lo sguardo l’imponente facciata arancione di Celestino, e l’affresco del Bellinzoni nella Chiesa della Fonte.

Da non perdere

Nella vicina Serrungarina, la Chiesa Parrocchiale di S. Antonio Abate, che ospita al suo interno le pregevoli opere di due artisti della zona: una tela del fanese Presutti e una del forsempronese Guerrieri, rappresentanti rispettivamente «L’immacolata Concezione» e la «Visitazione». Ma le chiese fioriscono anche fuori dalle mura, come la cinquecentesca Chiesa di Sant’Apollonia al centro della meravigliosa frazioncina di Bargni. Arrivando in cima a Montemaggiore invece, nella piazza principale l’imponente chiesa di Santa Maria del Soccorso, di origini quattrocentesche, ospita un’interessante «Ultima Cena» in stile barocco.

Un po' di storia

Ogni paese a Colli al Metauro conserva la sua identità e le sue caratteristiche, ma il loro insieme forma un grappolo omogeneo di borghi storici, costruiti secondo il diktat architettonico che vedeva vicini il potere politico, religioso ed economico. E questa storia comune si vede nelle rampe di ripide scale che sono la porta d’accesso al centro di ogni paese, preludio e ribalta di quello che ci attende.

Curiosità

A Saltara, i vicoli del borgo, il Venerdì Santo sono percorsi dalla tradizionale

Processione del Cristo Morto, con un corteo di cittadini che vestono i panni degli antichi soldati romani, degli apostoli e degli artigiani in una suggestiva rievocazione che unisce religione e folklore.

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