Ceriana, il borgo delle tradizioni e delle Confraternite

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Andando verso il centro, incontro un gruppo di signori che chiacchierano vistosamente. Mi avvicino. "Questa è una comunità allegra e coesa" rivelano entusiasti. "Ma è quando le voci si alzano nel cielo che Ceriana dà il meglio di sé" aggiunge una donna. "Quali sono le occasioni?" chiedo. La risposta, non poteva essere altrimenti, arriva in coro: "Ad aprile la Settimana Santa, ad agosto il Festival Convegno Internazionale Musiche della Terra, in cui la tradizione canora cerianasca si confronta con le culture di tutti i popoli, e a settembre la tradizionale fiaccolata notturna "Aux Flambeaux”.

Un po' di storia

In particolare, scopriamo che durante la Settimana Santa, la storia torna a bussare al presente e irrompe con la sua anima vivificatrice. Infatti, protagonisti assoluti di questo periodo sono non solo i riti, ma anche le tradizioni millenarie di Ceriana sopravvissute fino ad oggi, come il cupo suono dei corni lavorati a mano e intagliati nella corteccia di castagno secondo un'arte che si tramanda di padre in figlio, il tutto organizzato dalle Confraternite. Ma cosa sono?...

Curiosità

Le quattro Confraternite (Neri, Verdi, Rossi e Azzurri), costituite fra il '300 e il '400, sono tutt'oggi delle vere e proprie istituzioni nel borgo di Ceriana, ognuna delle quali possiede un consiglio di amministrazione e un presidente cui sono affidate la gestione economica e la manutenzione del proprio Oratorio. Basando il proprio spirito sul principio del mutuo soccorso, si occupano non solo del mantenimento delle tradizioni religiose, ma anche dell'organizzazione delle manifestazioni profane, integrando quelle che sono le nuove esigenze e sensibilità.