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Meraviglia
Meraviglia  }  Borgo

Castelvecchio di Rocca Barbena e la musica del silenzio

Sensazioni nordiche nel cuore della Liguria

Dov'è

Liguria

17034 Castelvecchio di Rocca Barbena SV, Italia (403m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Da Zuccarello prendiamo la strada che ci conduce nella Val Neva. La strada si fa tortuosa mentre nuvole cariche di pioggia avanzano minacciose. Naturalmente siamo preparati ad ogni evenienza, non sarà un po' d'acqua a fermarci. Nell'ultimo tratto ci appare all'improvviso uno sperone roccioso, su cui il castello si erge a dominio delle piccole case in pietra. Il fatto che il paese sia apparentemente privo di qualsiasi forma di vita rende l'atmosfera quasi surreale. Tuttavia, ci lasciamo sedurre dal soffio del vento e dalle continue e leggere percussioni della pioggia sulle antiche pietre ed entriamo nel borgo.

Perché è speciale

Camminando fra i vicoli e gli stretti carruggi ci rendiamo conto che, a parte il sottofondo musicale intonato dal maltempo, solo il rumore dei nostri passi ci tiene compagnia. Siamo apparentemente soli ad ammirare lo spettacolo creato dall'architettura umana edificata su quella preesistente di una natura quasi impervia, su questa terrazza affacciata sulla valle. Poi, mi trovo davanti ad una poesia, una canzone e la leggo, mentre continua a piovere...

Da non perdere

Non è un caso che la targa riporti una canzone. Come per l’architettura, anche la musica qui alterna le note naturali degli elementi a quelle umane perché, al di là delle apparenze, il borgo è abitato e sa essere tanto placido quanto vivace. Lo testimonia il festival "Castelvecchio in musica", nella seconda metà del mese di luglio. L'appuntamento dedicato alle "Sensazioni Nordiche", è un omaggio alla comunità scandinava che frequenta il borgo e al cantautore Björn Svante Afzelius, che s'innamorò di questi luoghi.

Un po' di storia

Questo straordinario cantautore svedese si è ispirato spesso a Castelvecchio per la sua musica, come testimonia la stessa targa commemorativa in ferro battuto che ho visto in piazza Cavour. I versi di quella canzone, dopo la scomparsa del musicista nel 1999, riecheggiano adesso nel tempo e nella storia e ispirano l'amore per la natura, la tranquillità e il silenzio. Ricordando sempre che, al di là di ciò che si sa per certo "nessuno saprà mai le cose che ha visto il vecchio Castello di Rocca Barbena".

Curiosità

Il luogo è così affascinante che, oltre ad essere di ispirazioni per la musica, lo è anche per la scrittura e la pittura. Infatti, il romanzo giallo dello scrittore Maurizio Pupi Bracali intitolato "La seconda vita", è ambientato proprio a Castelvecchio di Rocca Barbena. Inoltre, la copertina, un acquerello di Giannina Caffa, riproduce l'immagine di Maria Maddalena, dipinta sulla facciata dell'oratorio a lei dedicato sito in piazza della Torre.

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Consigliato da
Luigiandrea Luppino

Una giornata in pieno stile invernale, con una cupola di nuvole minacciose sospesa sul castello che affiora da uno sperone roccioso. Il borgo desolato sembra avvolto nel silenzio, ma se ascolti attentamente "senti le carezze del vento".

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