SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
Casa Macchi è un grazioso palazzetto di provincia che sorge all'ombra del campanile della chiesa di un tranquillo paesino a pochi chilometri da Varese, Morazzone. A un primo sguardo, non ha nulla di particolare, se non quell’inspiegabile fascino delle case che non sono più abitate e che mescolano uno stato di abbandono al perdurare dei ricordi dei suoi ultimi ospiti. Casa Macchi è uno splendido esempio di questo fenomeno, anche grazie al portico e alle belle vetrate che chiudono il loggiato superiore, creando un dialogo tra esterno ed interno che invita ad entrare.
Perché è speciale
Una volta varcata la porta si viene completamente risucchiati dal fascino di un mondo che fu, conservato fin nei suoi minimi dettagli, congelato nel momento dell'abbandono. Un libro abbandonato su di un tavolo, con il pavimento coperto da foglie secche, un pianoforte in un angolo, vicino alla tavola elegante, foto di famiglia appese appese alle pareti… è come entrare nella casa di qualcuno in sua assenza, salvo che la polvere e le ragnatele ci fanno capire chiaramente che questa assenza dura ormai da moltissimo tempo.
Da non perdere
Anche la cucina si presenta come se qualcuno avesse appena preparato qualcosa: la pentola vecchio stile, decorata all’esterno, la caffettiera sui fornelli, le tendine alla finestra sono testimoni silenziosi di un momento cristallizzato. Anche qui, polvere e ragnatele sono parte integrante dell’ambiente, e per un buon motivo: contribuiscono al racconto del tempo passato nell’immobilità, conferendo al tutto quella stessa patina opaca che caratterizza anche i nostri tesori dell’infanzia, quelli conservati in soffitta che talvolta riscopriamo e che ci fanno battere il cuore mentre soffiamo via la polvere… esattamente come Casa Macchi.
Un po' di storia
La casa e il giardino di fine ottocento sono rimasti congelati in un passato abbastanza recente in seguito all’abbandono dell’abitazione da parte dei proprietari. Nel 2015 l’ultima proprietaria, Maria Luisa Macchi, decide di lasciare la casa al FAI che inizia i lavori di recupero del bene. Il primo a riaprire al pubblico nel dicembre 2021 è l’Emporio, una piccola bottega che fa parte dell’edificio e che è stata parte integrante della vita del borgo fino alla seconda metà del ‘900. La casa e il giardino, invece, aprono nel 2022.
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