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Buso dei Briganti

Luoghi leggendari si nascondono nel paesaggio dei Colli Euganei

Dov'è

Veneto

Via Bomba, 56, 35030 Cinto Euganeo PD, Italia (21m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Lungo il percorso del Monte Cinto, sono molti i dettagli da ammirare nei vari periodi dell’anno. Uno dei più affascinanti è indubbiamente il Buso dei Briganti. Una conformazione rocciosa di riolite e trachite con dei brevi percorsi su più dislivelli a tre quarti del monte. Si erge sul versante nord, verso il pianoro di Lozzo. Da qui si ha una vista straordinaria anche sulle cime dei colli vicini, accompagnata dall’eco delle molte vite che si sono avvicendate proprio qui, tra queste pietre. Perché Buso dei Briganti? Beh, ci sono diverse storie che lo spiegano e tutte hanno a che fare con uomini fuori dal comune.

Perché è speciale

Piccoli lavori di scavo, un buco nella roccia e qualche scalino ricavato tra i macigni fanno intuire che in questo luogo degli uomini valenti abbiano cercato di cambiare il loro destino. Ogni guida ha un aneddoto preferito, ogni libro racconta diverse vicende di uno dei briganti. C’è il bandito che grazia il carro di un dottore, il prete di Torreglia che li aiuta a nascondersi meglio e fa da messaggero, Stella, il brigante da Montegrotto che fu il più temibile fra loro. Si vedono perfino delle buche a forma di ciotola nella roccia, che fanno pensare alla preparazione della polvere da sparo.

Da non perdere

Il trekking lungo il sentiero del Monte Cinto sorprende in ogni versante del colle. Prima il museo di Cava Bomba, poi i Dinosauri lungo il nostro cammino, la cava di Riolite che suggerisce un’atmosfera extraterrestre, piante sempre nuove ad ogni angolo ed infine questo luogo pieno di storie misteriose, portate come un sussurro dal vento che spira dalle grotte scavate nel versante, tra gli speroni rocciosi utili a nascondersi, e poi giù, in un buco verticale: la porta d’accesso al rifugio dei Briganti.

Un po' di storia

Il colle già in epoca Romana ospitava il tempio del dio Silvano. Più tardi, furono gli Scaligeri a far costruire sulla sua cima uno dei loro castelli di controllo del territorio, che venne poi distrutto da Ezzelino da Romano. Fu però l’Ottocento a consegnare questo colle ai Briganti, in un clima di ribellione rispetto al controllo sul territorio durante il governo degli Asburgo. In particolare, nel 1848 Radetzsky istituì il giudizio statuario per combattere il fenomeno, rendendo necessario per i ribelli trovare un adeguato riparo. Pensate: solo nel 1856 ad Este circa 100 briganti vennero impiccati pubblicamente.

Curiosità

Si narra di un brigante che riuscì a sfuggire proprio ai rastrellamenti di Radetzky. Trovò rifugio nel Buso insieme alla moglie, e vi rimase tutta la vita. Pentito dei suoi atti, da allora rubò solo per dare ai più poveri e deboli, pregò, si impegnò nell'aiuto ai malati e agli anziani. Alla sua morte, per ringraziarlo della conversione, Madre Natura fece sorgere un mandorlo nel punto in cui spirò. Lo si riconosce per una sua caratteristica ben precisa: è il primo tra i suoi compagni a fiorire su tutti i Colli Euganei.

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Consigliato da
James D. Dawson

Il Buso dei Briganti nasconde fascino e mistero per chi lo visita: antiche storie e leggende lo hanno reputato luogo per eccellenza dai visitatori.

Narrato da
Anna Maria Baraldo

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