Ascrea tra storia e bellezza

Cos'è e dov'è

Ascrea è un piccolo borgo in pietra saldamente aggrappato al versante di una delle colline che si tuffano nel Lago del Turano. Ascrea si colloca su di un pendio abbastanza scosceso, e questo fa sì che le strade siano strette, spesso collegate fra loro da vicoli e scalette, e che gli edifici, rigorosamente in pietra, sorgano ad altezze diverse, quasi come se ognuno di essi si sostenesse su un proprio spuntone di roccia. Passeggiare per il borgo di giorno fa ripensare alla vivacità di un abitato dove probabilmente tutti conoscono tutti; attraversarlo di notte regala una serenità impagabile.

Perché è speciale

Quando si guarda Ascrea da lontano si capisce subito qual è il suo elemento cardine: la chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari. Con la sua facciata semplice, un po’ austera, s’innalza sul vivace caos di viuzze e passaggi e custodisce il cuore della spiritualità ascreana grazie ad una serie di dipinti e ad un affresco giunti fino a noi dai secoli passati e riscoperti grazie ad un’attenta opera di restauro.

Da non perdere

Proprio la Parrocchiale segna uno dei più bei punti dal quale ammirare il Lago del Turano. Dal vicolo adiacente al campanile della Chiesa - accessibile continuando a percorrere all'insù la scalinata che conduce alla parrocchiale da Piazza Mareri - si gode infatti di uno dei panorami più suggestivi dell'intera Valle del Turano, con uno scorcio imperdibile sulle acque del lago e sui paesi di Castel di Tora e Colle di Tora.

Un po' di storia

La Chiesa è datata 1252, ma la lettura architettonica della struttura è condizionata dalle successive distruzioni subite dal borgo. Ascrea infatti ha avuto una storia movimentata. Nel 1440, per esempio, fu venduta ai conti Mareri e nel sedicesimo secolo divenne rifugio di briganti: Papa Pio V, per venire a capo della situazione, ordinò nel 1568 la distruzione del castello dei Mareri, che interessò anche la parrocchiale.

Ascrea e Paganico Sabino

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