SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
Una particolare Scuola, custode di antichi saperi, fucina di nuove esperienze e nutrice di nuove generazioni di artisti-mosaicisti provenienti da tutto il mondo. Essa è stata in grado di farsi conoscere attraverso la creazione di prestigiose opere frutto della volontà di coniugare
Perché è speciale
Questa Scuola rappresenta l'emblema del sodalizio tra tradizione e rinnovamento, tra realtà produttiva e realtà culturale. Chi visita questo luogo, infatti, si trova completamente immerso nella luminosità dei laboratori di mosaico e di terrazzo e non può che rimanere incantato dai movimenti ritmati delle martelline sui taglioli che ancora oggi scandiscono il tempo di un lavoro di lontana memoria.
Da non perdere
Ogni anni, oltre 25.000 persone vengono da tutte le parti del mondo a visitare la ricchissima galleria della Scuola. Lungo il percorso posto su due piani, hanno modo di ripercorrere in una lunga carrellata di tipo cronologico, quelle che sono la storia e le innumerevoli applicazioni del mosaico: dalle origini mediterranee del mosaico greco-romano, alle preziose superfici del mosaico bizantino, fino alle espressioni, frutto di ricerche e sperimentazioni, del mosaico contemporaneo.
Un po' di storia
La Scuola Mosaicisti del Friuli nasce nel 1922 su iniziativa di Lodovico Zanini, delegato per il Friuli dell’Umanitaria di Milano, supportato da Ezio Cantarutti, Sindaco di Spilimbergo, che ne concretizzò l’opera. Essa nasce qui e non altrove grazie ad una antica e radicata tradizione del mosaico e del terrazzo. Infatti, tra '500 e ’800, dallo Spilimberghese ci fu una forte emigrazione stagionale a Venezia, bivio artistico per eccellenza tra Oriente ed Occidente, tra Roma e Bisanzio e quindi naturale erede delle tradizioni musive romana e bizantina che, all'interno di questa istituzione, mirabilmente si fondono.
Curiosità
Le variopinte tessere di mosaico che compongo le opere d'arte che escono dalla Scuola Mosaicisti del Friuli sono il frutto di un'accurata selezione delle ghiaie presenti sui greti dei fiumi Meduna e Tagliamento nonché di una loro raccolta e lavorazione da parte dei maestri artigiani e dei loro allievi.
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